La norma UNI ISO 37155-1 si occupa di città sostenibili e descrive i processi per il funzionamento delle infrastrutture della “comunità intelligente”

Recepita dalla Commissione Città, comunità e infrastrutture sostenibili la norma UNI ISO 37155-1:2020 “Quadro per l’integrazione e il funzionamento delle infrastrutture della comunità intelligente – Parte 1: Raccomandazioni per considerare le opportunità e le sfide derivanti dalle interazioni nelle infrastrutture della comunità intelligente e da aspetti rilevanti nel corso del ciclo di vita”.

Nel prossimo futuro è molto probabile che la densità urbana aumenti e di conseguenza aumenti la complessità dell’urbanizzazione, da questo punto di vista un approccio basato sulla “comunità intelligente” è uno strumento importante per affrontare tali sfide urbane integrando diverse forme di infrastruttura in modo razionale ed efficiente.
Un aspetto importante di una comunità intelligente è l’integrazione delle infrastrutture come “sistema di sistemi”. Inoltre, una comunità intelligente ha vari stakeholder, inclusi gli utenti, e ogni infrastruttura della comunità intelligente ha un ciclo di vita con scopo esteso, finora non è stato possibile garantire la coerenza tra i vari tipi di infrastruttura per soddisfare i requisiti delle infrastrutture della comunità intelligente poiché i proprietari si sono concentrati solo sulla combinazione di soluzioni per ciascun sottosistema di infrastrutture.

Ora la normazione e nello specifico la Commissione Città, comunità e infrastrutture sostenibili si è occupata dell’adozione della norma UNI ISO 37155-1:2020 “Quadro per l’integrazione e il funzionamento delle infrastrutture della comunità intelligente – Parte 1: Raccomandazioni per considerare le opportunità e le sfide derivanti dalle interazioni nelle infrastrutture della comunità intelligente e da aspetti rilevanti nel corso del ciclo di vita”.
Questo documento descrive un quadro, cioè un insieme di processi e metodologie, per le interazioni delle infrastrutture della comunità intelligente (interazioni tra più infrastrutture, tra infrastrutture e parti interessate e tra infrastrutture e ambiente esterno) per garantire che tali interazioni siano ben identificate e gestite.

Esistono due casi d’uso potenziali per questo documento. Il primo è per gli spazi verdi, in cui tutte le infrastrutture della comunità intelligente possono essere progettate e sviluppate contemporaneamente. Ciò è utile per i pianificatori e gli investitori dei principali sviluppi delle nuove infrastrutture. Il secondo si basa sul primo e sosterrà una gestione efficiente di un’area urbana esistente tenendo conto delle crescenti interdipendenze reciproche delle infrastrutture e del modo in cui dovrebbero essere gestite come un sistema di sistemi.
Questo documento terrà anche conto dell’accelerazione dei cambiamenti tecnologici e ambientali. Poiché questo quadro si preoccupa di garantire la coerenza dei diversi sistemi costituiti da infrastrutture di comunità intelligenti, il campo di applicazione non si sovrappone a nessun lavoro esistente o risultati che sono in via di sviluppo o sono stati sviluppati da TC esistenti che affrontano questioni a livello di singola infrastruttura.

Al fine di garantire la coerenza della specifica delle infrastrutture della “comunità intelligente” nel loro complesso, è necessario in primo luogo chiarire e organizzare le funzioni di ciascun sottosistema in base alle necessità di una comunità intelligente. In secondo luogo, occorre considerare le prospettive dei vari stakeholder e il ciclo di vita delle infrastrutture.

La norma descrive un caso di gestione – non un sistema di gestione – cioè i processi specifici necessari che un’organizzazione deve seguire per raggiungere gli obiettivi puntuali identificati nella norma.

Fonte: UNI

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