La presenza di inquinanti ambientali in campioni di sangue umano

I risultati della campagna DETOX-SVELENATI svolta dal WWF Italia rivelano che nel nostro sangue c’è un po’di tutto, in particolare ciò che non ci dovrebbe essere. In particolare sono state riscontrate 73 sostanze chimiche artificiali (cioè prodotte dall’industria) che sono state riscontrate su 13 famiglie appartenenti a dodici nazioni europee. Nel link, la sintesi del rapporto del WWF.

Si legge nel rapporto della campagna Detox-Svelenati svolta dal WWF-Italia che nel nostro sangue c’è un po’di tutto, soprattutto ciò che non ci dovrebbe essere. In particolare 73 sostanze chimiche artificiali (cioè prodotte dall’industria) che sono state riscontrate dalla suddetta indagine, promossa dal WWF su tredici famiglie appartenenti a dodici nazioni europee. Le persone analizzate avevano età comprese tra 12 e 92 anni, di tre generazioni diverse: nonne, mamme e figli.Il risultato conferma.quello di precedenti indagini compiute su europarlamentari, deputati e senatori italiani e personaggi della RAI.
Ciascun componenti familiare è risultato contaminato da un insieme di almeno 18 sostanze, molte delle quali presenti negli oggetti impiegati ogni giorno. In modo particolare la più “inquinata” è risultata la generazione poù anziana, quella delle nonne. Nel loro sangue sono state trovate ancora tracce di DDT e PCB, sostanze messe al bando da decenni proprio a causa della loro pericolosità. Quella messa meglio è la generazione di mezzo, quella delle mamme, mentre la generazione più giovane (i figli) si trova nel sangue una quantità di composti chimici più numerosa rispetto a quella dei genitori. Si tratta di sostanze di più recente utilizzo, come i ritardanti di fiamma (come il Tbbp-A e il Pbde), i perfluoroctani (Pfc) e i muschi artificiali contenuti tra gli altri in computer, cosmetici e tessuti.
Questi risultati dimostrano – come ha commentato Stefano Leoni, vice presidente del Wwf-Italia – che siamo tutti vittime di un esperimento senza controllo. E’preoccupante sapere come le sostanze contenute negli oggetti comuni stiano contaminando anche i nostri figli.
Infatti i componenti citati sono persistenti e si accumulano nei corpi e nell’ambiente.
Da segnalare che i componenti alla ricerca del WWF l’11 ottobre si sono incontrati con gli europarlamentari ai quali è stato chiesto di votare a novembre il regolamento europeo delle sostanze chimiche REACH. Inoltre dal 20 al 27 ottobre si svolgerà la “Settimana contro la chimica nociva, una campagna di informazione svolta dal WWD e dal Segretariato sociale RAI”.

Fonte: WWF Italia

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