Il 15 maggio 1935, alletà di 25 anni, viene arrestato a Torino in seguito alla segnalazione di un confidente dellOvra, quindi denunciato al Tribunale Speciale Fascista, che lo condanna a 15 anni di reclusione per attività antifascista. Rinchiuso nel carcere di Civitavecchia per otto anni, condivide la stessa cella con Ernesto Rossi, Massimo Mila e Riccardo Bauer. Riacquista la libertà il 23 agosto 1943.
Subito partecipa attivamente alla Resistenza come dirigente del neonato Partito dAzione. Il 2 giugno 1946 viene eletto deputato allAssemblea Costituente diventa membro della c.d. Commissione dei 70 Gli articoli 39-40 della Costituzione, che riguardano la libertà e organizzazione sindacale e il diritto di sciopero, sono anche opera sua. Nel 1948 entra nella Cgil con incarichi di direzione dellUfficio economico.
Nel 1953 viene eletto deputato nelle liste del Partito Socialista: sarà confermato nella sua carica altre due volte (1958 e 1963). Nel 1955 diventa segretario nazionale della Fiom-Cgil e nel 1957 entra nella segreteria nazionale della Cgil.
Nel 1964 partecipa alla prima scissione da sinistra del Psi, diventando uno dei principali animatori, con Lelio Basso, del Psiup, che abbandona alla fine degli anni sessanta per fondare il Pdup, poi la Nuova Sinistra Unita.
Alla fine degli anni settanta lascia gli incarichi sindacali e politici per tornare alla ricerca, divenendo docente di Storia contemporanea allUniversità di Modena e di Torino. Ma non cesserà di fornire il suo prezioso contributo al movimento operaio attraverso numerose pubblicazioni. Torna alla politica negli anni ottanta: viene infatti eletto senatore nelle fila del Pci-psi (1987-1992).
Da allora si ritira a vivere a Formia (Latina), con la sua compagna Sesa Tatò, che ha condiviso con lui tutta una vita. L11 agosto del 1998, il Consiglio Comunale di Formia gli ha conferito, allunanimità, la cittadinanza onoraria per meriti civili e culturali.
La Segreteria Nazionale della CGIL nel ricordare il periodo della sua vita, tra il 1948 e il 1970, in cui svolse con passione e impegno il ruolo di Segretario confederale della Fiom , ricorda la sua figura rilevante della storia politica e democratica di questo paese: prima da antifascista perseguitato e incarcerato, poi da dirigente del Cln e, ancora da membro dellAssemblea costituente e dopo lesperienza nel sindacato da dirigente politico nazionale e parlamentare. Con i suoi scritti e le sue riflessioni prosegue la nota della Cgil Vittorio ci ha sempre accompagnati con grande contributo di idee e di proposte e la rara capacità di guardare al futuro, leggendo la memoria del nostro passato: rappresentando, quindi, per tutti noi, un riferimento prezioso.
Tra le sue numerose pubblicazioni, si ricordano Il Cavallo e la Torre-Riflessioni di una vita (1991), Questo Novecento (1996), Lettere della giovinezza (1998), Il tempo del sapere. Domande e risposte sul lavoro che cambia(con A.Ranieri,2000), Passaggi (2000). Il silenzio dei comunisti (2002). Lultima sua opera è La memoria è lunga (2003.
La nostra Associazione esprime le più sentite condoglianze a Sesa Tatò ed a tutti i suoi familiari e si associa al cordoglio di tutti gli italiani per la perdita di un grande studioso, di un combattivo dirigente della Cgil e di grande maestro di democrazia e di giustizia sociale.
(LG-FF)