Il Consiglio dellUnione Europea ancora una volta si occupa del problema occupazione nella Comunità, adottando due provvedimenti in materia :La Decisione del 4/10/04 relativa a orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore delloccupazione pubblicata sulla G.U dellUE L 326/45 del 29/10/04- e la Raccomandazione del 14 ottobre 2004 concernente lattuazione delle politiche delloccupazione degli Stati membri pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dellUE L 326/47 del 29/10/04.
La Decisione del Consiglio del 4 ottobre 2004 (2004/740/CE) relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore delloccupazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dellUE L 326/45 del 29 ottobre 2004 sottolinea che dalle conclusioni della task force europea per loccupazione e dallesame dei piani dazione nazionali per loccupazione,contenuti entrambi nella relazione comune sulloccupazione2003-2004, emerge che gli Stati membri e le parti sociali dovrebbero in via prioritaria aumentare ladattabilità dei lavoratori e delle imprese allevoluzione della situazione economica e delle domande sul mercato del lavoro ; attrarre e mantenere un maggior numero di persone nel mercato del lavoro e rendere il lavoro unopzione reale per tutti, anche agevolando i giovani inoccupati nellaccesso al primo impiego e incoraggiando i lavoratori anziani a restare sul mercato del lavoro; investire maggiormente e più efficacemente nel capitale umano e nellapprendimento permanente, oltre che nella ricerca e sviluppo,comprese le piattaforme per leccellenza.
La Raccomandazione del Consiglio (2004/741/CE), del 14 ottobre 2004,concernente lattuazione delle politiche delloccupazione degli Stati membri pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dellUE L 326/47 del 29 ottobre 2004 parte dalla strategia europea per loccupazione, richiamandosi allagenda di Lisbona auspicando che sia attuata in modo efficace. Le politiche delloccupazione si legge nella Raccomandazione devono perseguire in modo equilibrato tre obiettivi che si completano e si sostengono reciprocamente,vale a dire la piena occupazione,la qualità e la produttività del lavoro ed infine la coesione sociale e linserimento.La realizzazione di questi obiettivi richiede nuove riforme strutturali incentrate su 10 priorità specifiche fondamentali e su una migliore governance, priorità che vengono analizzate, per ogni Stato membro, negli allegati alla Raccomandazione. Per quanto riguarda lItalia, viene rilevato che il tasso doccupazione è uno dei più deboli dellUnione europea. Il tasso di attività delle donne e il tasso di occupazione dei lavoratori anziani sono tra i più bassi dellUE a 25. La disoccupazione diminuita nel corso degli ultimi anni,ma rimane tuttora superiore alla media dellUE dei 15.Con un tasso di disoccupazione del 5% circa nel centro e nel nord contro il 18% del sud, la lotta contro le disparità regionali rimane una priorità. Il lavoro non dichiarato è particolarmente importante,anche se la situazione occupazionale di 700.000 immigrati è stata regolarizzata. I livelli globali di istruzione e di partecipazione alle azioni di formazione rimangono particolarmente bassi. Tra le azioni prioritarie raccomandate allItalia spiccano le necessità di: -sorvegliare attentamente le riforme normative atte a fronteggiare gli squilibri tra i contratti permanenti e temporanei e la segmentazione del mercato del lavoro; – migliorare il livello,la copertura e lefficacia dellassicurazione di disoccupazione; – accrescere lofferta e laccessibilità finanziaria delle strutture di custodia dei bambini; – controllare le riforme recenti per assicurarsi che elevino il livello distruzione della manodopera,riducano labbandono precoce del sistema scolastico e migliorino la pertinenza dellinsegnamento superiore rispetto al mercato del lavoro.
La Raccomandazione del Consiglio (2004/741/CE), del 14 ottobre 2004,concernente lattuazione delle politiche delloccupazione degli Stati membri pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dellUE L 326/47 del 29 ottobre 2004 parte dalla strategia europea per loccupazione, richiamandosi allagenda di Lisbona auspicando che sia attuata in modo efficace. Le politiche delloccupazione si legge nella Raccomandazione devono perseguire in modo equilibrato tre obiettivi che si completano e si sostengono reciprocamente,vale a dire la piena occupazione,la qualità e la produttività del lavoro ed infine la coesione sociale e linserimento.La realizzazione di questi obiettivi richiede nuove riforme strutturali incentrate su 10 priorità specifiche fondamentali e su una migliore governance, priorità che vengono analizzate, per ogni Stato membro, negli allegati alla Raccomandazione. Per quanto riguarda lItalia, viene rilevato che il tasso doccupazione è uno dei più deboli dellUnione europea. Il tasso di attività delle donne e il tasso di occupazione dei lavoratori anziani sono tra i più bassi dellUE a 25. La disoccupazione diminuita nel corso degli ultimi anni,ma rimane tuttora superiore alla media dellUE dei 15.Con un tasso di disoccupazione del 5% circa nel centro e nel nord contro il 18% del sud, la lotta contro le disparità regionali rimane una priorità. Il lavoro non dichiarato è particolarmente importante,anche se la situazione occupazionale di 700.000 immigrati è stata regolarizzata. I livelli globali di istruzione e di partecipazione alle azioni di formazione rimangono particolarmente bassi. Tra le azioni prioritarie raccomandate allItalia spiccano le necessità di: -sorvegliare attentamente le riforme normative atte a fronteggiare gli squilibri tra i contratti permanenti e temporanei e la segmentazione del mercato del lavoro; – migliorare il livello,la copertura e lefficacia dellassicurazione di disoccupazione; – accrescere lofferta e laccessibilità finanziaria delle strutture di custodia dei bambini; – controllare le riforme recenti per assicurarsi che elevino il livello distruzione della manodopera,riducano labbandono precoce del sistema scolastico e migliorino la pertinenza dellinsegnamento superiore rispetto al mercato del lavoro.
Fonte: Eur-Lex
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