La tragedia della gasiera MecNavi, venti anni dopo

Il 13 marzo scorso, a Ravenna, a distanza di venti anni dalla tragedia che si verificò nel Porto di Ravenna con la morte di 13 operai morti asfissiati nella pancia della nave gasiera “Elisabetta Montanari”. Hanno commemorato il tragico evento, davanti al Ministro del Lavoro, Cesare Damiano e al Presidente della Regione Emilia Romagna,Errani, i tre segretari nazionali confederali Epifani, Bonanni e Angeletti.

Il 13 marzo scorso, è stato commemorato , nell’ambito di un convegno appositamente organizzato da CGIL,CISL e UIL a Ravenna, il tragico evento che venti anni prima (13 marzo 1987) determinò , nei Cantieri navali del Porto di Ravenna, la morte di 13 operai, asfissiati mentre stavano lavorando all’interno della nave gasiera “Elisabetta Montanari” di proprietà della Mecnavi.
Si trattò di uno dei più tragici incidenti sul lavoro che a venti anni di distanza non fanno più notizia, perché , come ha dichiarato il leader della CGIL, Guglielmo Epifani, “ora di morti ne servono almeno 4 tutti insieme perché se ne parli sui giornali”. Eppure nel 1987 c’erano gli stessi morti sul lavoro che nel 2007. Si ha quindi la sensazione che vent’anni siano passati inutilmente.
Come si legge nella nota di “Diario della prevenzione” che riportiamo nel link, “l’inchiesta giudiziaria non portò a una vera giustizia. A distanza di venti anni è questo il paradosso che secondo il leader della CGIL , Guglielmo Epifani, la tragedia della McNavi consegna alla storia. “Quell’incidente – ha dichiarato Epifani al convegno con cui CGIL,CISL e UIL hanno commemorato l’evento – segna lo spartiacque tra il prima e il dopo. Quella tragedia fu specchio anche dell’odissea giudiziaria: non ci fu vera giustizia, poche le pene, risarcimenti tardivi, e in Corte Costituzionale fu ricusata la partecipazione dei sindacati come parte civile”.

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