La Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli sul Premio Rino Pavanello

All’International Panel CIIP “Sviluppo della Cultura e della Legislazione a livello Internazionale, dell’Unione Europea e in Italia in ambito OS, H & E” la Sen. Valeria Fedeli ha espresso il suo apprezzamento per l’istituzione del Premio Rino Pavanello atto a valorizzare un “Progetto innovativo di In-Formazione sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro”.

Nel messaggio che la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli ha fatto pervenire all’International Panel CIIP, che si è tenuto il 31 ottobre 2014 a Roma nella cornice di Palazzo Marini, oltre a portare i suoi saluti e quelli del Senato, ha espresso piena condivisione per le nuove iniziative presentate in tale occasione.

Relativamente alla prima edizione del Premio Rino Pavanello la Sen. Fedeli ha dichiarato: “È una buona notizia, sapere di poter contare, da quest’anno, anche sul Premio Rino Pavanello, organizzato dall’Associazione Ambiente e Lavoro: è il miglior modo possibile per ricordare un nostro caro amico, che tantissimo si è speso per la tutela delle persone e il miglioramento delle condizioni di lavoro di donne e uomini. Sono certa che valorizzare i progetti innovativi di formazione e informazione sul tema della sicurezza e della salute nei luoghi di vita e di lavoro, sarà un utilissimo strumento in più per rispondere al bisogno di ricerca e divulgazione, e mi auguro si possano mettere al centro di questa e altre simili iniziative i giovani e le donne, perché è da loro che muove il cambiamento e perché sono proprio loro ad aver pagato di più la crisi economica attuale”.

Nella stessa giornata dell’International Panel è stato letto anche il sentito messaggio dell’On. Antonio Boccuzzi che ha ricordato Rino Pavanello e il suo contributo alla cultura della sicurezza:

“Vi ringrazio ancora per il grato invito. Purtroppo a causa di impegni piemontesi non potrò partecipare all’iniziativa odierna ma vi sono come da sempre vicino nell’impegno in una missione comune che tutti insieme ci siamo dati.
Ancora oggi, malgrado un report in miglioramento la situazione degli infortuni e dei decessi sul lavoro è allarmante. Sono operai, autisti, muratori, artigiani, proprietari terrieri. Persone che svolgono le professioni e i mestieri più disparati.
Non si lavora solo per vivere, ma spesso, troppo spesso, si muore lavorando. E questo non è degno di un Paese che si definisce civile.
La battaglia sulla sicurezza è una battaglia di civiltà. E’ inaccettabile che si muoia sul lavoro in un Paese moderno e avanzato sul piano civile, economico e morale.
Obiettivo condiviso da mondo politico e parti sociali la tutela della salute dei lavoratori, in un contesto che obbliga a tener conto dei profondi mutamenti delle realtà produttive e delle forme contrattuali, oltre che dei cambiamenti demografici, della maggiore presenza delle donne sul mercato del lavoro e di nuovi rischi di tipo relazionale, come le discriminazioni, le persecuzioni o il semplice, ma non meno nocivo, stress da lavoro.
Una battaglia che ha visto protagonista il mio amico fraterno Rino Pavanello. Una vita dedicata ad una missione che abbiamo condiviso anche in lunghe telefonate notturne, innamorati entrambi di un obiettivo che vogliamo perseguire insieme nella sua memoria. Grande preparazione e tanta passione che ha dato un contributo enorme, indimenticabile, incancellabile per rendere questo nostro grande, bellissimo Paese un po’ più civile. Ciao Rino.”

Precedente

Prossimo