Laboratori odontotecnici e fattori di rischio: Un contributo di Massimo Stroppa

Pubblichiamo un interessante e dettagliato articolo sui fattori di rischio cui sono esposti i lavoratori nei laboratori odontotecnici, con particolare attenzione al processo di “fusione a cera persa” per la realizzazione delle protesi in metallo-ceramica.

I FATTORI DI RISCHIO NEI LABORATORI ODONTOTECNICI. Di Massimo Stroppa.

“Come è noto le attività svolte nei laboratori odontotecnici, espongono gli operatori addetti a diversi fattori di rischio connessi all’ambiente (illuminazione, microclima, aerodispersi inquinanti, cc.) e all’organizzazione del lavoro (attitudini personali, disergonomia delle postazioni di lavoro, ecc.), a processi e metodi di lavoro che prevedono l’utilizzo sostanze chimiche pericolose, l’uso di macchine e attrezzature che possono comportare dei rischi per la sicurezza.
In particolare sono da tenere presenti le lesioni traumatiche causate dalle diverse tipologie di macchine e attrezzature, sia per quanto riguarda le loro intrinseche condizioni di sicurezza, che per quanto attiene alle condizioni, modalità d’uso e attività manutentive.
Tra le macchine a maggior rischio è necessario ricordare la squadramodelli, il seghetto, le frese e la sega circolare, che comportano il rischio di abrasioni e ferite che si localizzano con maggior frequenza alle mani.
Altre lesioni cui è possibile andare incontro sono le ustioni, in relazione alla manipolazione di acidi o di altre sostanze caustiche, nelle operazioni di saldatura, e ai numerosi processi di tipo termico con l’uso di forni fusori e becco di Bunsen. La dispersione in ambiente, con l’inalazione, di fumi pericolosi in seguito alla fusione di leghe dentali del gruppo platino, leghe d’oro e metalli, argento, palladio, nichel, cromo, cobalto ecc.).
Da non sottovalutare la possibilità di penetrazione di corpi estranei (in genere polveri di metallo e resine) negli occhi.
Patologie da polveri provenienti da operazioni di lucidatura con mole e polveri abrasive per la rifinitura delle protesi, polveri provenienti dai gessi e dai materiali di rivestimento delle protesi).
In alcuni casi la situazione diviene così critica, tanto da comportare problemi di salute veramente gravi…”

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