“L’applicazione della legge n. 68 del 22 maggio 2015 in materia di eco-reati a due anni dall’entrata in vigore del provvedimento” – Studio Legale Associato LCG

Pubblichiamo l’approfondimento “L’applicazione della legge n. 68 del 22 maggio 2015 in materia di eco-reati a due anni dall’entrata in vigore del provvedimento” a cura dello Studio Legale Associato LCG Lecis Cannella Grassi.

L’applicazione della legge n. 68 del 22 maggio 2015 in materia di eco-reati a due anni dall’entrata in vigore del provvedimento

La legge n. 68/2015 “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, all’esito di un lungo e complesso iter parlamentare, è stata definitivamente approvata il 22 maggio 2015 ed è entrata in vigore il 29 maggio 2015. Tale legge ha, in particolare, disposto l’inserimento della Parte Sesta –bis, relativa ai delitti contro l’ambiente, nel Libro Secondo del Codice Penale, attuando finalmente il riconoscimento dell’ambiente quale bene giuridico tutelato all’interno del Codice Penale, in ragione della sua rilevanza costituzionale. Gli obiettivi principali perseguiti dalla nuova legge sono stati, da un lato, l’inasprimento della repressione degli illeciti ambientali, attraverso l’introduzione di nuove fattispecie di reato e la previsione di pene più severe, e, dall’altro, l’incremento dell’efficacia preventiva, incentivando condotte di natura riparatoria, attraverso l’introduzione del meccanismo delle prescrizioni per le ipotesi contravvenzionali di cui alla Parte Sesta bis del d.lgs. 152/2006.
La legge n. 68/2015 ha, inoltre, previsto l’introduzione dei c.d. eco-reati nel catalogo dei reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti, pertanto in caso di commissione di uno dei suddetti reati nell’interesse o a vantaggio di una società, oltre alla
persona fisica, risponderà anche la società ai sensi del d.lgs. 231/01.

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