Latenti e spesso mortali: è allarme per le malattie professionali in Italia.

In controtendenza rispetto al calo ormai strutturale degli infortuni, le patologie da lavoro –secondo l’INAIL – sono cresciute in un biennio dell’11%: un fenomeno insidioso e difficilmente quantificabile – come nel caso dell’asbestosi – anche a causa dei lunghi periodi incubazione.

E’ un aumento percentuale a due cifre – l’11% in più nel corso dell’ultimo biennio – quello registrato dall’andamento delle malattie professionali in Italia. Nel 2008 le denunce pervenute all’INAIL hanno raggiunto quota 29.074: mille in più rispetto al 2007 (+3,2%), anno che aveva gi registrato a sua volta un incremento di ben 2mila casi sull’anno precedente (+7,4%).

A fronte, dunque, di una flessione ormai consolidata dei casi mortali, le patrologie professionali nel nostro Paese procedono i controtendenza: un dato – si sottolinea nel Rapporto Annuale 2008 dell’INAIL – che non va genericamente imputato a un peggioramento delle condizioni di salubrità negli ambienti di lavoro, piuttosto all’emersione del fenomeno e alla maggiore sensibilità verso un problema in precedenza sottovalutato.

(LG-FF)

Fonte: INAIL

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