Lavoratore disabile e progressione in carriera: sentenza della Corte Costituzionale

Per il lavoratore disabile via privilegiata nella costituzione del rapporto di lavoro ma non nella progressione in carriera successiva all’assunzione

Con sentenza n. 190 dell’11 maggio 2006, la Corte Costituzionale ha affermato che il lavoratore disabile ha una via privilegiata nella costituzione del rapporto di lavoro ma non nella progressione in carriera successiva all’assunzione.

La Consulta ha, infatti, dato ragione ad alcuni dirigenti scolastici che avevano contestato i privilegi concessi ai loro colleghi disabili o appartenenti a categorie protette nell’assegnazione degli incarichi di dirigenza nelle scuole, in applicazione dell’articolo 8-bis del decreto-legge n. 136 del 2004, che è stato dichiarato illegittimo nella parte in cui detta le procedure per il conferimento di detti incarichi.
La Corte Costituzionale ha affermato che, nel campo della tutela delle persone disabili, la Costituzione considera prevalente il principio della solidarietà su quello dell’uguaglianza “soltanto per quanto attiene all’accesso al lavoro, ma non prevede altrettanto per la progressione in carriera dei disabili già occupati”.

(AG)

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