La Commissione prende atto.
Sotto la Presidenza del Sen. Sacconi, si è svolta l’Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sugli indirizzi generali della politica del suo Dicastero
Sintesi (leggi l’intera Audizione al link)
Il Ministro GIOVANNINI si sofferma in primo luogo sulla centralità della questione occupazionale rispetto alla generale azione del Governo. Rileva quindi l’inadeguatezza degli strumenti normativi e fiscali quali correttivi determinanti nella necessaria lotta alla disoccupazione, che potrebbe semmai giovarsi di un prolungato e consistente aumento del reddito nazionale. Sottolinea quindi l’attenzione del Governo al tema della disoccupazione giovanile, attualmente pari al 38 per cento della fascia di popolazione interessata, a fronte di un 11 per cento riferito alla componente attiva della popolazione giovanile.
Nell’evidenziare la complessità del quadro di riferimento, il Ministro nota la necessità di tenere in considerazione gli andamenti difformi dei diversi segmenti dell’economia, ad esempio in ragione degli andamenti contrastanti delle esportazioni e della domanda interna, così da rendere imprescindibile l’adozione di politiche diversificate, peraltro sempre in raccordo con gli altri Stati membri dell’Unione europea, che spesso presentano criticità simili a quelle italiane. Tale approccio deve a suo avviso conciliare la crescita con la coesione sociale, anche riguardo ai rapporti tra le diverse generazioni, tenuto altresì conto delle difficoltà in ordine alla rioccupazione dei soggetti appartenenti alle fasce di età più alte.
Il Ministro dà quindi conto di una serie di dati statistici dai quali si evince una iniziale tendenza di ripresa degli avviamenti dei rapporti di lavoro a tempo determinato, a fronte di una diminuzione dei rapporti di lavoro intermittente, mentre desta in particolare preoccupazione l’accentuazione del calo dell’occupazione in rapporto ai diminuiti livelli produttivi registrati negli ultimi mesi del 2012.
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A tale scopo occorre inoltre elaborare un quadro di offerta di servizi alla formazione attraverso un costante dialogo con le regioni. Prosegue rilevando l’opportunità di un’attenta individuazione degli strumenti di agevolazione fiscale e di attuazione della “staffetta” intergenerazionale, al fine di disporre strumenti idonei ad ottenere risposte positive dagli operatori.
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Sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, occorre garantire il massimo rigore nel rispetto della normativa, anche attraverso l’aumento degli interventi di controllo e di repressione.
E’ suo intendimento intraprendere un’azione volta alla semplificazione degli adempimenti attualmente richiesti alle imprese in materia di lavoro e previdenza, con conseguenti costi di elevata entità, facendone oggetto di delega ad un Sottosegretario del Dicastero.
Sottolinea quindi il necessario incremento dell’efficacia e dell‘efficienza del Ministero, nonchè degli enti controllati, anche riguardo agli aspetti di informazione, comunicazione e monitoraggio dei fenomeni caratterizzanti il mercato del lavoro; a tale proposito, annuncia l’intenzione di istituire un comitato scientifico per la verifica degli effetti dell’entrata in vigore della legge n. 92 del 2012.