Lavoro nero: Piano straordinario di vigilanza. Dichiarazioni Sacconi e CGIL

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un “Piano straordinario di vigilanza nel Meridione sul lavoro irregolare in agricoltura e in edilizia”.
Per il Ministro Maurizio Sacconi “colpire gli elefanti nelle praterie del mercato del lavoro irregolare: I nostri ispettori saranno valutati soprattutto sulla base delle violazioni sostanziali e formali che individueranno”. CGIL: “il piano varato è parziale e non risolve il problema.

Il Consiglio dei Ministri n. 80 del 28/01/2010 ha approvato un “Piano straordinario di vigilanza nei territori del Meridione più sensibili ai problemi del lavoro irregolare in agricoltura e in edilizia“.

Per il Ministro Maurizio Sacconi: “ Questo piano straordinario di vigilanza si integra con il piano straordinario nei confronti della criminalità organizzata. A Reggio Calabria ci dedicheremo a tutto ciò che può determinare un drastico ridimensionamento della criminalità.
Dobbiamo colpire gli elefanti nelle praterie del mercato del lavoro irregolare, e ai nostri ispettori abbiamo detto che saranno valutati soprattutto sulla base delle violazioni sostanziali oltre a quelle formali che riusciranno ad individuare
“.

CGIL: “ Lavoro nero: il piano varato dal governo è parziale e non risolve il problema.

Nel comunicato del Consiglio, riunito a Reggio Calabria, si legge:

Al fine di contrastare efficacemente tali fenomeni – anche in considerazione delle connesse problematiche di infiltrazioni criminose, dello sfruttamento della manodopera nell’ambito dell’economia sommersa e quindi della tutela del lavoratore – il Governo intende indirizzare l’attività di vigilanza in ambiti dove si possono verificare episodi di forte impatto sociale sia sul piano dell’ordine pubblico, sia dove sono più probabili i collegamenti delle realtà economiche con le organizzazioni criminose. In tale contesto è opportuno svolgere interventi mirati e necessariamente differenziati che tengano conto delle specifiche realtà locali ed anche dei diversi fenomeni di illegalità. Nel settore dell’agricoltura l’azione ispettiva va particolarmente orientata sul fenomeno dell’utilizzo di manodopera agricola anche stagionale, sul fenomeno del caporalato e delle truffe ai danni dell’Istituto previdenziale realizzate mediante l’instaurazione di fittizi rapporti di lavoro, attività quest’ultima gestita prevalentemente dalle organizzazioni criminali. In particolare, si ritiene opportuno concentrare gli interventi nei confronti di quelle attività di raccolta stagionale dei prodotti agricoli che richiedono maggiore impiego di manodopera E’ stata pertanto predisposta una calendarizzazione nei vari ambiti geografici che tenga conto delle principali colture effettuate nei diversi periodi dell’anno. L’obiettivo è quello di verificare circa 10.000 aziende agricole. Nel settore dell’edilizia le ispezioni saranno finalizzate alla verifica delle condizioni generali di tutela del lavoro nonché ad un oculato monitoraggio della cantieristica esistente che potrà consentire un attento esame, oltrechè del lavoro irregolare, anche dello stato di attuazione in tale ambito della disciplina in materia di salute e sicurezza”.

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