Lavoro, Squinzi-Camusso: “Giovani in situazione disperata”

Squinzi: “Giovani in situazione disperata”: Appello ai sindacati: “Remiamo insieme”.

Camusso: Partiamo da posizioni differenti, ma l’attenzione deve ritornare su come mettere in moto il Paese

Squinzi: “Giovani in situazione disperata” – Appello ai sindacati: “Remiamo insieme”.

Camusso: Partiamo da posizioni differenti, ma l’attenzione deve ritornare su come mettere in moto il Paese

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Per il Squinzi, Presidente di Confidustria si rischiano di perdere “una-due generazioni di giovani”.
Al convegno dell’Osservatorio permanente giovani-editori il numero uno degli imprenditori, parlando della riforma del lavoro ha spiegato che il vero problema è la mancanza di impiego tra i giovani: “Rischiamo di perdere una-due generazioni di giovani. Io sono a favore del posto fisso.
Devono esserci meno posti di lavoro temporaneo e più posti di lavoro a tutto campo, ma anche la flessibilità
. Chi entra nel mondo del lavoro pensando solo al posto per la vita, non ce lo possiamo più permettere. La competizione è globale, ognuno deve dare il proprio contributo per rendere imprese più competitive”.

“Abbiamo un sistema distorto che viene da lontano – ha proseguito Squinzi -. La flessibilità in uscita ha reso più difficile anche l’entrata nel posto di lavoro. Una liberalizzazione aiuterebbe. Dobbiamo pensare a meccanismi di incentivazione dell’entrata dei giovani. Ad esempio, noi non abbiamo più in Italia l’apprendistato, che in Germania è importantissimo. L’ex ministro Fornero, infatti, stava per spingere sull’apprendistato”.

Siamo un “paese con infrastrutture scassate”, con una “mentalità anti-imprese” ma “possiamo giocare la Serie A”, ha aggiunto. In Italia – ha continuato il numero uno degli imprenditori
Squinzi – “c’è una diffusa mentalità anti impresa manifatturiera”, ma adesso con i sindacati “dobbiamo metterci nel mezzo della tempesta perfetta e in questo caso remare nella stessa direzione.
Non si può più scherzare. Da parte dei segretari, dopo queste elezioni, ho sentito una disponibilità nettamente superiore al passato. Il sindacato, le nostre controparti, stanno facendo grossi passi in avanti”.
Squinzi accusa poi la “struttura normativa che ha affossato il Paese: la vera sfida è semplificare il Paese.

Susanna Camusso, Segretaria generale della CGIL, risponde al leader degli industriali Squinzi: “Partiamo da posizioni differenti, ma l’attenzione deve ritornare su come mettere in moto il Paese“.
“Ci sono delle cose di cui indubbiamente bisogna fare fronte comune come il dire che l’attenzione non può essere su altri temi ma deve tornare sul lavoro, sugli investimenti, su come si rimette in moto la crescita in questo Paese“.
Così la leader della Cgil Susanna Camusso risponde, da Bologna, alle parole del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, in merito a come sindacati ed imprese debbano far fronte alla crisi. “Però – prosegue Camusso – non dobbiamo dimenticarci che partiamo da posizioni differenti e ci sono interessi differenti che continuano ad esistere“.

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