Una Comunicazione della Commissione per una strategia europea
Sulla G.U.C.E. C 55/3 del 2 marzo 2002 è pubblicata una Comunicazione della Commissione europea al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni relativa ad ” Una strategia per l’ Europa sulle Scienze della vita e le biotecnologie”. L’ ampia e dettagliata comunicazione parte dal riconoscimento che, dopo la tecnologia dell’ informazione ,le scienze della vita e la biotecnologia costituiscono ” la prossima fase dell’ economia basata sulla conoscenza, con la creazione di nuove opportunità per le nostre società e le nostre economie”. Le nostre società democratiche – si legge in premessa – dovrebbero offrire opportuni controlli e canali di dialogo per garantire che lo sviluppo e l’applicazione delle scienze della vita e della biotecnologia avvengano nel rispetto dei valori fondamentali riconosciuti dall’ Unione Europea nella Carta dei diritti fondamentali. L’ Europa si trova ad affrontare una scelta strategica di grande importanza: o accettare un ruolo passivo e reattivo e sopportare le conseguenze dello sviluppo di queste tecnologie altrove, oppure definire strategie proattive per sfruttarle in modo responsabile, coerente con i valori e gli standard europei. ” Più a lungo l’ Europa esita – si afferma nella Comunicazione della Commissione – meno re3alistica diventa questa seconda opzione”. Con questa iniziativa la Commissione propone un contesto per questa strategia, in considerazione del fatto che le scienze della vita e la biotecnologia sono fra le più promettenti tecnologie d’avanguardia dei prossimi decenni. Si tratta di tecnologie trainanti e, come le tecnologie dell’ informazione, si possono applicare ad un’ ampia gamma di obiettivi per trarne vantaggi a livello sia pubblico che privato.
Fonte: Eur-Lex
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