Secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, dal titolo “Valutazione europea del rischio climatico” (EUCRA), l’Europa non è preparata per la rapida crescita dei rischi climatici e molti di essi richiedono un’azione urgente.
L’Europa è il continente che si riscalda più rapidamente al mondo e i rischi climatici stanno minacciando la sua sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la stabilità finanziaria e la salute delle persone. Secondo la valutazione dell’Agenzia europea dell’ambiente, pubblicata l’11 marzo 2024, molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici e potrebbero diventare catastrofici in assenza di azioni urgenti e decisive.
Il caldo estremo, la siccità, gli incendi e le inondazioni – come già sperimentato negli ultimi anni – peggioreranno in Europa anche in caso di scenari ottimistici di riscaldamento globale e influenzeranno le condizioni di vita in tutto il continente. L’EEA ha pubblicato la prima valutazione europea del rischio climatico “European climate risk assessment” (EUCRA) per aiutare a identificare le priorità politiche di adattamento ai cambiamenti climatici per i settori sensibili.
Secondo la valutazione, le politiche e le azioni di adattamento dell’Europa non tengono il passo con i rischi in rapida crescita. In molti casi, un adattamento incrementale non sarà sufficiente e, poiché molte misure per migliorare la resilienza climatica richiedono molto tempo, potrebbe essere necessaria un’azione urgente anche sui rischi che attualmente non sono ancora critici.
Alcune regioni in Europa sono punti caldi di molteplici rischi climatici. L’Europa meridionale è particolarmente a rischio di incendi e degli impatti della scarsità di calore e acqua sulla produzione agricola, sul lavoro all’aperto e sulla salute umana. Inondazioni, erosione e intrusione di acqua salata minacciano le regioni costiere basse d’Europa, comprese molte città densamente popolate.
La valutazione identifica 36 principali rischi climatici per l’Europa suddivisi in cinque grandi cluster: ecosistemi, cibo, salute, infrastrutture, economia e finanza. Più della metà dei principali rischi climatici individuati nel rapporto richiedono più azioni e otto di essi sono particolarmente urgenti, principalmente per conservare gli ecosistemi, proteggere persone e infrastrutture, garantire la sostenibilità.
Il rapporto EUCRA si basa e integra le conoscenze esistente sugli impatti e sui rischi climatici per l’Europa, compresi i recenti rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), del Copernicus Climate Change Service (C3S) e del Centro comune di ricerca dell’Unione europea. Commissione (JRC), nonché i risultati dei progetti di ricerca e sviluppo finanziati dall’UE e le valutazioni nazionali del rischio climatico. Le conoscenze contenute in questa valutazione, prima nel suo genere, sono sintetizzate con l’obiettivo di supportare l’elaborazione delle politiche strategiche.
Fonte: EEA