L’efficienza delle risorse del suolo nelle aree urbanizzate

Secondo il rapporto “Soil resource efficiency in urbanised areas” pubblicato dall’Agenzia europea per l’ambiente, l’attività industriale, l’inquinamento e lo sfruttamento stanno deteriorando la qualità dei suoli dentro e fuori le città.

Da un recente report dell’Agenzia europea per l’ambiente che analizza l’efficienza della risorsa suolo nelle aree urbanizzate emerge che per fare in modo che essa contribuisca a rendere le città ancora vivibili e in grado di affrontare sfide come quelle imposte dai cambiamenti climatici, si rendono necessarie azioni tese a:
– un uso efficiente dei terreni,
– un miglioramento della pianificazione e delle politiche urbane.

Il suolo infatti, oltre a svolgere un ruolo centrale per il funzionamento degli ecosistemi, è essenziale per la vitalità della città e per quanto offre agli esseri umani in termini di servizi (il 90% di tutti gli alimenti derivano dal suolo). Tuttavia il contributo di questa risorsa è spesso indiretto e nascosto, soprattutto nelle aree urbane dove è spesso sottovalutato il ruolo importante che il suolo svolge tutti i giorni per la vita di umani e non.

In città spesso il suolo è coperto da cemento, asfalto, edifici e altre strutture artificiali, o utilizzato come discarica di sostanze inquinanti. La copertura artificiale e la contaminazione locale del suolo sono le due principali minacce per la qualità dei suoli nelle aree urbane.

Il rapporto “Soil resource efficiency in urbanised areas” sottolinea che i servizi forniti dal suolo in città vanno ben oltre le infrastrutture verdi, il suolo infatti:
– aiuta a mantenere e conservare la biodiversità nei contesti urbani;
– svolge importanti funzioni culturali e storiche (servizi ricreativi e culturali, funzioni etiche e spirituali, paesaggio, patrimonio naturale, etc.);
– ospita infrastrutture artificiali come i sistemi di depurazione o sistemi di trasporto sotterraneo,
– svolge, quando non coperto, una funzione chiave nel contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, agendo come regolatore del deflusso delle acque ed aiutando a prevenire le inondazioni;
– aiuta, sempre quando non coperto, a regolare le temperature più calde, in questo senso alcuni Stati membri europei hanno già stabilito obiettivi politici per il monitoraggio e l’inversione della copertura del suolo nelle aree urbane, nonché per interventi di bonifica.

Dal report emergono alcune raccomandazioni:
– le politiche e le normative relative alle aree urbane, comprese quelle che si applicano alla pianificazione territoriale, dovrebbero garantire che i terreni siano protetti nell’interesse del pubblico, sulla base di “una buona comprensione delle funzioni e dei valori” che essi ricoprono;
– oltre ai benefici ecologici ed economici, si dovrebbe considerare anche il valore che il terreno ha nel soddisfare i bisogni umani, un suolo infatti in condizioni naturali fornisce al genere umano i servizi ecosistemici necessari al proprio sostentamento;
– il suolo dovrebbe essere visto come una risorsa limitata e non come rifiuto: la gestione del suolo, compreso il suo riutilizzo e il riciclo, dovrebbe essere parte integrante dei progetti di pianificazione e costruzione urbanistica.

Maggiori informazioni e conoscenze sono necessarie per aumentare la consapevolezza del valore del suolo per la costruzione di un’economia verde, di supporto al benessere umano e alla resilienza degli ecosistemi.

Fonte: ARPAT

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