Tra le opere pubbliche al vaglio della Magistratura scrive Legambiente per calce strutto depotenziato ci sono anche il nuovo padiglione dellOspedale di Caltanissetta, gli aeroporti di Palermo e di Trapani, il Viadotto Castel buono e la Galleria Cozzo-Minneria dellautostrada Palermo-Messina, il Lungomare Ma zara del Vallo, il porto turistico di Balestrate, lapprodo di Tremestieri di Messina e il Porto Isola Diga Foranea di Gela. E addirittura il Palazzo di Giustizia di Gela e il Commissariato di Polizia di Castelvetrano.
Equesto lelenco stilato da Legambiente sulla base dei dati delle Procure, che riportiamo nel link.
Un vero e proprio scandalo, insomma, frutto di una condotta criminale molto più diffusa di quanto si possa immaginare. LOspedale San Giovanni di Dio dice Mimmo Fontana, Presidente di Legambiente Sicilia è un edificio costruito negli anni delle opere pubbliche finalizzate ad alimentare il sistema tangentizio, quando a prevalere era il principio della totale irresponsabilità. Limportante era fare soldi, anche a costo di mettere a rischio la popolazione. Rimane adesso da verificare la solidità di tante altre opere pubbliche segnalate dalla Protezione Civile.
Infatti è addirittura più lunga la lista di edifici pubblici a rischio cemento molleal vaglio della Protezione Civile siciliana per verificare che rispondano ai criteri antisismici: su 48 edifici verificati 43 non hanno superato il test. Un fatto assai grave in una Regione che ha il 90% dei Comuni ad alto rischio sismico. Anche in questo caso colpa principale è del cemento depotenziato e il fenomeno riguarda altre Regioni italiane come Campania, Calabria, Molise e Veneto.
Tra gli edifici più a rischio ci sono proprio gli ospedali: il Cervello di Palermo, lOspedale Civico di Partitico, il Poliambulatorio Biondo, il padiglione 6 dellOspedale Piemonte di Messina, Ma anche il cine-tatro di Porto Empedocle, tante chiese, parrocchie, scuole e asili nido. A Troppa cè una scuola media in via Coniugi Crigna il cui calcestruzzo è talmente scadente che lingegnere chiamato a redigere una relazione tecnica ha chiesto limmediata demolizione delledificio. E mentre si costruiva la scuola pubblica Euclide a Bova Marina, appaltata ad un impresa di Reggio Calabria, metti meno cemento e più sabbiaraccomandava un boss della mala reggina intercettato a un suo compare.
Meno di 250 kg non lo può pompare rispondeva laltro perché altrimenti rischia di bruciare una pompa del valore di 300.000 euro per gettare il cemento a 200 kg.. Un bello spaccato di prassi e mentalità mafiosa.
(LG-FF)