I comuni quest’anno sono 192 in più e raggiungono la cifra di 1.520 municipi distribuiti in gran parte nel nord-est del Paese (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le regioni con la più alta concentrazione di Comuni Ricicloni) ma con una sostanziosa crescita anche nel centro-sud con un aumento dei comuni virtuosi dal 18 al 25% del totale nazionale (crescono in particolare nelle Marche e in Campania).
La dimensione demografica dei Comuni Rifiuti Free è ancora quella del piccolo comune con l’eccezione di Empoli (FI), che conta 48.000 abitanti.
Nello specifico, la classifica dei comuni ricicloni 2015 (tutti i comuni che hanno raggiunto l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata), riguarda tutte le regioni con almeno un comune virtuoso per buona gestione del servizio di raccolta ed avvio a riciclo.
Con l’eccezione del Triveneto, le regioni del nord Italia non brillano più: Lombardia e Piemonte sono abbondantemente surclassate dalle Marche e dalla Campania e tallonate da vicino dall’Umbria. Ormai la maggioranza dei comuni campani si avvicina alla soglia del 65%, con l’eccezione quasi unica del capoluogo. Complessivamente, il sud erode ancora punti al nord grazie alla Campania che incrementa i virtuosi del 15,3%, mentre il centro si mantiene stabile grazie alle Marche che salgono ancora di un +9,5%. Un Comune Riciclone su quattro si trova quindi nel centro-sud.
Ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente: “Grazie a Comuni Ricicloni, è nata un’alleanza virtuosa tra cittadini e industria illuminata, protagonista della moderna economia circolare, per una grande riforma anti spreco e una Italia finalmente rifiuti free. Per completare questa rivoluzione però, occorre la volontà politica di replicare le buone pratiche già esistenti, realizzando tanti impianti per il riuso e il riciclaggio e per gestire al meglio i troppi rifiuti speciali che finiscono ancora nella rete delle ecomafie e dell’ecocriminalità. Ora la parola passa alla politica, cominciando dal parlamento e dal governo. Tutta Italia può divenire rifiuti free nei prossimi 2 o 3 anni!”