Legambiente, consegnati i premi della XXII edizione di “Comuni Ricicloni”

Consegnati a Roma i premi di Comuni Ricicloni 2015. Quest’anno sono 1.520 i comuni campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, per un totale di quasi 10 milioni di abitanti coinvolti. C’è almeno un campione Riciclone per ogni regione (tranne in Valle d’Aosta), il nord-est è sempre particolarmente virtuoso e Marche e Campania registrano una notevole crescita rispetto agli anni precedenti.

Consegnati il 7 luglio a Roma i premi della XXII edizione di “Comuni Ricicloni”.
I comuni quest’anno sono 192 in più e raggiungono la cifra di 1.520 municipi distribuiti in gran parte nel nord-est del Paese (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le regioni con la più alta concentrazione di Comuni Ricicloni) ma con una sostanziosa crescita anche nel centro-sud con un aumento dei comuni virtuosi dal 18 al 25% del totale nazionale (crescono in particolare nelle Marche e in Campania).

La dimensione demografica dei Comuni Rifiuti Free è ancora quella del piccolo comune con l’eccezione di Empoli (FI), che conta 48.000 abitanti.
Nello specifico, la classifica dei comuni ricicloni 2015 (tutti i comuni che hanno raggiunto l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata), riguarda tutte le regioni con almeno un comune virtuoso per buona gestione del servizio di raccolta ed avvio a riciclo.

Con l’eccezione del Triveneto, le regioni del nord Italia non brillano più: Lombardia e Piemonte sono abbondantemente surclassate dalle Marche e dalla Campania e tallonate da vicino dall’Umbria. Ormai la maggioranza dei comuni campani si avvicina alla soglia del 65%, con l’eccezione quasi unica del capoluogo. Complessivamente, il sud erode ancora punti al nord grazie alla Campania che incrementa i virtuosi del 15,3%, mentre il centro si mantiene stabile grazie alle Marche che salgono ancora di un +9,5%. Un Comune Riciclone su quattro si trova quindi nel centro-sud.

Ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente: “Grazie a Comuni Ricicloni, è nata un’alleanza virtuosa tra cittadini e industria illuminata, protagonista della moderna economia circolare, per una grande riforma anti spreco e una Italia finalmente rifiuti free. Per completare questa rivoluzione però, occorre la volontà politica di replicare le buone pratiche già esistenti, realizzando tanti impianti per il riuso e il riciclaggio e per gestire al meglio i troppi rifiuti speciali che finiscono ancora nella rete delle ecomafie e dell’ecocriminalità. Ora la parola passa alla politica, cominciando dal parlamento e dal governo. Tutta Italia può divenire rifiuti free nei prossimi 2 o 3 anni!”

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