Due i temi affrontati: le specie aliene e i rifiuti marini. Entrambi rappresentano una minaccia per la biodiversità e un pericolo per la tutela del mare da qui agli anni futuri.
La Marine Strategy stabilisce un quadro normativo e degli obiettivi comuni per la protezione e la conservazione del mare e del suo ecosistema di qui al 2020. Obiettivo dell’Unione Europea, con la Direttiva quadro 2008/56/CE, è raggiungere il buono stato ambientale per le acque marine di ogni Stato membro entro tale data.
Per poter raggiungere questo obiettivo gli Stati membri dovranno valutare i bisogni esistenti nelle zone marine di loro competenza, dovranno poi elaborare e attuare piani di gestione coerenti in ogni regione e assicurarne poi il monitoraggio.
Nelle località toccate dalla Goletta Verde si discuterà delle azioni da realizzare e di come la Strategia coinvolgerà tutte le categorie interessate: cittadini, pescatori, subacquei, acquacoltori, industriali, amministratori pubblici.
I rifiuti marini
Nelle spiagge regnano mozziconi, sacchetti, cotton fioc, bottiglie, e molto altro: il 90% dei rifiuti marini è plastica. Tartarughe, uccelli e mammiferi rischiano il soffocamento o l’intrappolamento. Inoltre i frammenti più piccoli possono arrivare, attraverso la catena alimentare, fino alle nostre tavole.
L’invasione delle specie aliene
Introdotte accidentalmente dall’uomo, migrate tramite i canali naturali o artificiali, importate per fini commerciali: tutto ciò ha portato a un sempre maggiore diffusione di specie originarie di altre aree geografiche. Complice l’aumento delle temperature dei mari, queste specie trovano un ambiente adatto e modificano il delicato equilibrio biologico originale del Mediterraneo.