Legambiente presenta il nuovo rapporto sullo stato di salute dei corpi idrici italiani

“Buone e cattive acque. Storie di falde, fiumi e laghi inquinati, ma anche di acque salvate” è il dossier di Legambiente che presenta lo stato di salute dei corpi idrici italiani. L’acqua è un bene comune che spesso viene dato per scontato, una risorsa fondamentale per ogni forma di vita che viene, poco saggiamente, sprecata, inquinata e non tutelata.

Per celebrare la Giornata mondiale dell’acqua, del 22 marzo, Legambiente presenta il nuovo rapporto sullo stato di salute dei corpi idrici italiani intitolato: “Buone e cattive acque. Storie di falde, fiumi e laghi inquinati, ma anche di acque salvate”.

Un viaggio nelle acque italiane buone e cattive. Dall’inquinamento da PFAS in Veneto e in Piemonte alla contaminazione della Valle del Sacco. Dai reflui sversati nel fiume Sarno e nel lago d’Orta al problema della gestione delle falde nelle aree post sima dove si sono registrate anomalie nel regime idrologico dei corsi d’acqua. Storie di inquinamento e di malagestione dei corpi idrici, non mancano però le buone pratiche che mettono al centro la tutela dell’acqua attraverso ad esempio la stipula di Contratti di Lago o progetti di citizen scienze.

BUONE E CATTIVE ACQUE
Storie di falde, fiumi e laghi inquinati, ma anche di acque salvate
PREMESSA
1 La direttiva 2000/60: tra ritardi e mancate applicazioni
1.1 Lo stato di qualità dei corpi idrici europei e italiani
2 Acque sotto pressione
2.1 Depurazione
2.2 Agricoltura
2.3 Stato chimico
2.4 Siccità
2.5 Idroelettrico
3 Storie di buone e cattive acque

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