Legambiente: presentano il primo rapporto sul teleriscaldamento in Italia

Quasi 3 milioni di abitanti equivalenti in Italia usufruiscono di servizi di teleriscaldamento e/o raffrescamento, situati in 150 centri urbani sparsi in 10 regioni. È quanto emerge dal primo Rapporto sul Teleriscaldamento in Italia a cura di Legambiente e ARIU (Associazione Italiana riscaldamento urbano).

Il teleriscaldamento (o riscaldamento urbano a rete, un servizio energetico che consiste nella distribuzione di acqua calda o surriscaldata a mezzo di reti interrate, destinata al riscaldamento degli edifici e alla produzione di acqua calda igienico-sanitaria) è una tecnologia in continua espansione che permette l’ottimizzazione delle risorse energetiche impiegate, con conseguenze positive sia in termini di risparmio economico che di impatti ambientali. Non a caso è indicata come una delle strade principali da intraprendere per la riduzione di emissioni di CO2 nella lotta ai cambiamenti climatici.

In Italia si calcola che oggi grazie al teleriscaldamento si copre il 6% del fabbisogno nazionale di domanda per il riscaldamento, ma, potenzialmente, questa quota può crescere fino al 25%, con notevoli vantaggi economici per le famiglie.

Legambiente ed AIRU insieme in questa occasione, hanno voluto restituire una fotografia dello stato attuale del teleriscaldamento in Italia e provare a ragionare su possibili opportunità di sviluppo che se integrata nel tessuto urbano, può portare a notevoli vantaggi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e di lotta contro i cambiamenti climatici.

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