Legge, 247/2007: la G.U. 301/07 pubblica il ddl sull’Welfare

La G.U. n. 301 del 29-12-2007 pubblicha la LEGGE 24 Dicembre 2007, n. 247 sull’Welfare. Secondo il Ministro Damiano: “rappresenta un tappa importante per l’azione sociale del governo, che continuerà anche nel 2008 per affrontare nuovi capitoli”.

La GU n. 301 del 29-12-2007 pubblicha la LEGGE 24 Dicembre 2007, n. 247: “Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitivita’ per favorire l’equita’ e la crescita sostenibili, nonche’ ulteriori norme in materia di lavoro e previdenza sociale”.

Secondo il Ministro Damiano – Il Protocollo rappresenta un tappa importante per l’azione sociale del governo, che continuerà anche nel 2008 per affrontare nuovi capitoli“.

“La discussione che è durata quasi un anno ed è stata anche difficile, ha avuto il pregio di far tornare la concertazione al centro dell’attività di governo e all’attenzione del paese”. “Il governo ha saputo realizzare in breve tempo il programma dell’Unione. “Il protocollo” – ha concluso Damiano – “ha un alto valore sociale. Nel prossimo anno uno dei temi di cui il governo si dovrà occupare è quello del potere d’acquisto dei salari.”

Come noto, le tappe che hanno portato all’approvazione, senza alcun voto contrario, del disegno di legge sulle “Disposizioni che traducono in legge il protocollo su pensioni e lavoro siglato il 23 luglio 2007 dal Governo e dalle parti sociali” non è stato facile. Infatti il DDL è stato approvato con alcune precisazioni (d’intesa con le parti sociali) rispetto al protocollo.

Recepisce, inoltre, gli accordi stipulati per agricoltura, edilizia, editoria.
Tra le precisazioni di cui sopra apportate dal testo dell’accordo sono da ricordare:

– Per i contratti a termine, dopo i primi 36 mesi , è previsto un solo rinnovo, da stipulare davanti ad un esponente sindacale delle sigle più rappresentative.
– Rimane confermata la spesa di 2,5 miliardi per i lavori usuranti, che consentirà ai lavoratori impegnati in attività usuranti di andare in pensione con 57 anni di età e 35 di contributi. Ma non ci sarà il tetto numerico di 5mila unità l’anno.
– Viene espressamente prevista la “cassa integrazione ambientale”, ovvero si estende l’utilizzo degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori delle aziende che sospendono l’attività per interventi di prevenzione, protezione e risanamento ambientale.

Per quanto riguarda il pensionamento di vecchiaia, dal 2008 saranno introdotte quattro “finestre”, con un miglioramento delle condizioni di chi va in pensione con 40 anni di contributi, a prescindere dall’età.Con la riforma Maroni le decorrenze fisse sarebbero state ridotte a due.

A fare da contraltare a queste misure finalizzare a migliorare il bilancio previdenziale ci sono gli interventi sulla totalizzazione: la promessa è quella di arrivare alla possibilità di sommare gratuitamente tutti gli spezzoni contributivi sparsi in più gestioni. Dal 1° gennaio 2008 è consentito cumulare i segmenti di almeno tre anni (e non più sei). Per altro la legge attua in modo parziale il Protocollo che stabilisce “per i giovani che sono nel sistema contributivo” il superamento “delle previsioni che limitano la possibilità di cumulare i versamenti contributivi sia per il conseguimento del requisito di accesso al pensionamento sia per l’ammontare della pensione”.

Favorevole ai giovani è anche l nuova formulazione del riscatto di laurea, che è ammesso anche per chi non ha ancora iniziato l’attività lavorativa. Il contributo, tra l’altro, è detraibile anche dai soggetti di cui l’interessato risulta a carico.

(LG-FF)

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