Le linee guida ISO/UNDP PAS 53002:2024 “Guidelines for contributing to the United Nations Sustainable Development Goals (SDGs)” sono state realizzate per fornire un contributo concreto alla realizzazione degli SDGs, facilitandone la comprensione e fornendo a tutte le organizzazioni indicazioni pratiche e attuabili per consentire un reporting più coerente dei risultati raggiunti.
Orientarsi, misurare, rendicontare e comunicare: quando si parla degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (gli ormai ben noti 17 SDGs che sono un faro anche per le attività di normazione), queste sono le sfide che qualsiasi organizzazione deve affrontare per dare concretezza al proprio impegno per un futuro migliore del Pianeta.
Un impegno che non è più semplicemente opzionale, ma diventa sempre più vincolante se si considera che nell’ultimo decennio gli interventi legislativi e para-legislativi in materia ESG (Environmental, Social, Governance) sono aumentati del 155% a livello globale. Tra questi, a titolo di esempio, si può ricordare la recente Direttiva europea sul Corporate Sustainability Reporting (CSRD), oppure i principi IFRS (International Financial Reporting Standards) S1 e S2 sull’informativa finanziaria aziendale di sostenibilità.
Per le organizzazioni, di ogni settore e di ogni dimensione, la complessità quindi può diventare considerevole. Per questo le linee guida ISO/UNDP PAS 53002:2024 “Guidelines for contributing to the United Nations Sustainable Development Goals (SDGs)” (dove UNDP sta per United Nations Development Programme) sono state realizzate proprio per fornire un contributo concreto alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, facilitandone la comprensione e fornendo a tutte le organizzazioni (dalle piccole imprese alle multinazionali, dal mondo accademico agli istituti di ricerca e alle ONG) indicazioni pratiche e attuabili per consentire un reporting più coerente dei risultati raggiunti.
Le linee guida ISO/UNDP PAS 53002 supportano pratiche di sostenibilità efficaci e trasparenti, attraverso una struttura standardizzata che fornisce alle organizzazioni tutte le informazioni necessarie.
Facilitano l’integrazione dei principi ESG nella struttura organizzativa, consentendo così un sistema più efficace di performance e di rendicontazione, inoltre affrontano gli aspetti ambientali (come l’impronta di carbonio e la gestione dei rifiuti), quelli sociali (come diversità, inclusione e diritti umani) e le pratiche di governance (trasparenza e conformità normativa), le organizzazioni possono adottare con maggior consapevolezza un approccio veramente olistico, predisponendosi ad una crescita equilibrata e accelerando quel percorso auspicato verso un mondo autenticamente più sostenibile.
Le linee guida forniscono un approccio unificato, utile a gestire e ottimizzare sistematicamente i molteplici aspetti operativi della sostenibilità.
Realizzato con la collaborazione di autorevoli organismi di normazione nazionali – tra cui il BSI (British Standards Institution), l’SCC (Standards Council of Canada) e l’ABNT (Associação Brasileira de Normas Técnicas, l’Associazione brasiliana degli standard tecnici) – e grazie al contributo di oltre 1.900 esperti in 128 paesi, il documento fornisce una sorta di “struttura di alto livello” per aiutare le organizzazioni a integrare i requisiti ESG esistenti, stabilire indicatori chiave di prestazione (KPI) misurabili e valutare il loro livello di concreta applicazione delle pratiche ESG.
L’utilità di queste linee guida è tanto più evidente se si considera come, su scala globale, i contesti in cui le organizzazioni operano siano i più svariati (si pensi ad esempio ai numerosi e differenti quadri legislativi di riferimento), con il conseguente rischio di avere approcci alla sostenibilità molto eterogenei.
Le linee guida ISO/UNDP PAS 53002 rappresentano pertanto un passo avanti nella costruzioni di un terreno comune, che favorisca una comunicazione chiara degli sforzi di sostenibilità in tutto il mondo, nonché la comparabilità e l’interoperabilità della gestione delle performance ESG.
Fonte: UNI