Linee guida UNI per la definizione di servizi ecosistemici per la città e l’hinterland

Pubblicata la UNI/PdR 162:2024 “Linee guida per la definizione di servizi ecosistemici in ambito urbano e periurbano”.

 

Le sfide ambientali alle quali il pianeta è sottoposto sono innumerevoli e quotidiane. Lo sviluppo del genere umano e delle tecnologie al suo servizio hanno messo e mettono incessantemente alla prova le risorse naturali del pianeta. Per far fronte a tutto ciò partendo dagli aggregati urbani, quali maggiori agenti di consumo delle risorse, UNI con la collaborazione della Regione Piemonte, di Ipla, dell’Istituto per la BioEconomia e di FinPiemonte ha pubblicato la nuova UNI/PdR 162:2024 “Linee guida per la definizione di servizi ecosistemici in ambito urbano e periurbano”.

La prassi di riferimento è stata sviluppata in linea con le principali norme, metodologie e linee guida riconosciute in campo nazionale e internazionale e ne condivide i fondamentali criteri operativi.

Oltre alla capacità di assorbimento della CO2 – affrontata dalla PdR 99 – questo nuovo documento prende in considerazione la capacità di rimuovere inquinanti atmosferici, fornire un supporto alla conservazione della biodiversità e favorire la riduzione della formazione delle isole di calore urbane e dei conseguenti effetti, aprendo quindi la prospettiva non solo ai “crediti di carbonio” ma alla generazione di “crediti da servizi ecosistemici”.

La prassi è incentrata sul calcolo e la valutazione di alcuni servizi ecosistemici fornendo indicazioni metodologiche puntuali. Nello specifico si occupa di: regolazione del clima (intesa sia come calcolo della capacità di rimozione della CO2 atmosferica da parte della vegetazione arborea in ambito non forestale); regolazione della qualità dell’aria; supporto alla conservazione di habitat e biodiversità; riduzione del ruscellamento superficiale con conseguente mitigazione degli effetti derivanti da precipitazioni intense e conservazione del suolo.

Il documento è liberamente scaricabile sul sito dell’UNI.

Fonte: UNI

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