Living Planet Report 2018, il rapporto sullo stato mondiale della biodiversità del WWF

Il Living Planet Report, giunto alla ventesima pubblicazione, registra lo stato della biodiversità globale e lancia un allarme. In 44 anni le popolazioni di vertebrati si sono ridotte del 60% e negli ultimi 50 anni l’impronta ecologica del mondo è cresciuta del 190%, continuando così nel 2050 resterà solo il 10% della superficie delle terre emerse in condizioni naturali.

Il Living Planet Report è il documento che registra lo stato di biodiversità globale. Il report di quest’anno rappresenta il 20° dalla prima pubblicazione e vuole essere un documento per allarmare ed invertire il trend della perdità della biodiversità.

La presidente del WWF Italia Donatella Bianchi ha dichiarato: “In appena 50 anni il 20% della superficie delle foreste dell’Amazzonia è scomparsa mentre gli ambienti marini del mondo hanno perso quasi la metà dei coralli negli ultimi 30 anni. Il Living Planet Report 2018 richiama ad un impegno deciso per invertire la tendenza negativa della perdita della biodiversità. Il mondo ha bisogno di una Roadmap dal 2020 al 2050 con obiettivi chiari e ben definiti, di un set di azioni credibili per ripristinare i sistemi naturali e ristabilire un livello capace di dare benessere e prosperità all’umanità”. Aggiungendo per concludere “Per ottenere risultati è necessario intervenire subito già dalla 14° Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD, Convention on Biological Diversity, che avrà luogo in Egitto) nel prossimo novembre. È fondamentale un accordo globale, ambizioso ed efficace per la natura e la biodiversità, come è avvenuto per il cambiamento climatico in occasione della Conferenza di Parigi nel 2015”.

Tutte le ricerche scientifiche dimostrano l’incalcolabile importanza dei sistemi naturali per la nostra salute, il nostro benessere, la nostra alimentazione e la nostra sicurezza. Tutte le nostre attività economiche dipendono dai servizi che ci offre la natura. Globalmente è stato stimato che la natura offre servizi che possono essere valutati intorno a 125.000 miliardi di dollari.

Tuttavia, la natura e la biodiversità stanno progressivamente scomparendo ad una velocità allarmante a causa della nostra domanda crescente di energia, acqua e suolo. È la prima volta nella storia della Terra che una singola specie, l’Homo sapiens, esercita un impatto così forte sul pianeta.

La biodiversità costituisce l’infrastruttura che sostiene tutta la vita sulla Terra. I sistemi naturali e i cicli biogeochimici, che la diversità biologica genera, consentono un funzionamento stabile dell’atmosfera, degli oceani, delle foreste, dei vari territori e dei bacini idrici. Ma, come indicato nel Living Planet Report 2018, oggi si assiste ad un trend globale di perdita di biodiversità e, se non si modificano urgentemente i modelli, il declino continuerà inesorabilmente. La conseguenza sarà un severo tracollo dei sistemi naturali del pianeta e della loro ricchezza di biodiversità, con seri effetti per la natura e tutti gli esseri umani.

Il WWF, con il suo Living Planet Report 2018, richiama ad un impegno deciso per invertire la tendenza negativa della perdita della biodiversità. Il mondo necessita di obiettivi ben definiti e di un set di azioni credibili per ripristinare i sistemi naturali e ristabilire un livello capace di dare benessere e prosperità all’umanità. È necessario un percorso chiaro per l’agenda post 2020 sulla biodiversità capace di:
– individuare obiettivi chiari per raggiungere la difesa della biodiversità;
– sviluppare un set di indicatori rilevanti capaci di registrare i progressi della riduzione della perdita di biodiversità;
– accordarsi su una serie di azioni concrete che raggiungano collettivamente gli obiettivi nei tempi dati.

Fonte: WWF

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