L’OMS e il Comitato europeo delle regioni insieme per la salute dei cittadini

In un comunicato stampa congiunto il Comitato europeo delle regioni e l’Organizzazione mondiale della sanità annunciano di aver firmato a Bruxelles, il 21 novembre 2016, un Memorandum d’intesa per promuovere la salute dei cittadini europei con azioni mirate sul territorio.

Il Comitato europeo delle regioni (CdR) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS/Europa) delle Nazioni Unite hanno concluso un partenariato per promuovere la salute dei cittadini europei con azioni mirate sul territorio.

Il memorandum di intesa firmato a Bruxelles il 21 novembre ha l’obiettivo di combinare gli sforzi in settori cruciali come la promozione di uno stile di vita sano e attivo, la sensibilizzazione sui rischi per la salute, la promozione di risposte adeguate in materia di malattie (trasmissibili e non trasmissibili) e vaccinazioni, la riduzione dei divari in materia di salute, il rafforzamento della copertura sanitaria universale.

I cittadini europei continuano a vivere più a lungo e più sani che mai, e la mortalità precoce è in diminuzione. Le differenze tra i paesi in termini di speranza di vita e mortalità stanno diminuendo. Persistono tuttavia gravi problemi e le differenze, in termini assoluti, di salute delle persone tra i paesi e all’interno di uno stesso paese rimangono considerevoli.

Bisogna lavorare sui fattori determinanti della salute, tra cui i comportamenti collegati alla salute dei cittadini europei, per fare in modo che il fumo, il consumo di alcolici e l’obesità diminuiscano. In molti paesi, tra il 20 e il 50 % di tutti i bambini in età scolare è in sovrappeso e il consumo di alcolici nella regione europea dell’OMS (che comprende 53 paesi, tra cui tutti gli Stati membri dell’UE) è ancora associato a una notevole mortalità imputabile a questo fattore, che inoltre è aumentata del 4 %. Nella suddetta regione europea dell’OMS, ai fattori determinanti della salute sul piano ambientale è riconducibile fino al 20 % delle malattie prevenibili.

Per quanto concerne le malattie trasmissibili, anche se dal 2015 in 34 dei 53 paesi della regione europea dell’OMS si è interrotta la trasmissione del morbillo endemico e/o della rosolia, le lacune nella sorveglianza e nella diffusione delle vaccinazioni compromettono la scomparsa di tali malattie nei restanti paesi endemici.

Le regioni sono una posizione unica per promuovere il progresso. Per mezzo del memorandum d’intesa, il CdR e l’OMS condurranno un’azione congiunta dal livello globale a quello locale, adottando le misure necessarie per attuare l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e conseguire i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. L’OMS e il CdR hanno convenuto di cooperare per incoraggiare stili di vita sani e attivi, di promuovere una maggiore consapevolezza in rapporto alla salute e all’ambiente a livello territoriale in Europa, di intensificare gli sforzi per affrontare il tema delle disuguaglianze non solo all’interno del quadro strategico Health 2020 e del terzo programma dell’UE per la salute, ma anche nel quadro del programma di lavoro annuale del CdR, nonché di promuovere e rafforzare la copertura sanitaria universale.

Lo scopo principale del memorandum d’intesa consiste nel definire gli ambiti di cooperazione e il meccanismo di cooperazione tra il CdR e l’OMS/Europa. L’Unione europea, pur non avendo alcuna competenza per intervenire in materia sanitaria, ha comunque un ruolo di sostegno. Il coinvolgimento dell’UE in materia di salute è fondamentale in molti settori, tra cui l’agenda digitale – per contribuire a consolidare l’infrastruttura sanitaria digitale dell’UE – o la prestazione transfrontaliera di assistenza sanitaria. Allo stesso tempo, le regioni e le città sono soggetti fondamentali nell’attuazione di strategie globali in materia di salute.

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