– infortuni sul lavoro in calo del 7,6%
– ma aumentano quelli mortali
– incremento delle M.P. doppio di quello rilevato a livello nazionale
L’ultimo rapporto regionale INAIL fotografa una flessione significativa dell’andamento infortunistico nel 2011. I lavoratori che hanno perso la vita, però, sono stati 46, pari a 19 in più rispetto all’anno precedente, e si registra anche un incremento delle malattie professionali pari al doppio di quello rilevato a livello nazionale
Gli infortuni sul lavoro denunciati nelle Marche nel corso del 2011 sono stati 23.278, in calo del 7,6% rispetto ai 25.183 dell’anno precedente.
Si tratta di una flessione significativa, che raddoppia quella registrata tra il 2009 e il 2010, pari al 3,8%.
A rivelarlo è il nuovo Rapporto regionale INAIL
Circa il 20% degli infortuni fuori dall’ambiente ordinario.
Nel 2011 gli infortuni provocati dalla circolazione stradale avvenuti durante lo svolgimento di attività lavorative hanno costituito, come nel 2010, il 7% del totale. Allo stesso modo non è variata la percentuale degli infortuni in itinere, avvenuti nel tragitto compiuto per raggiungere la sede di lavoro o per rincasare. Nel complesso, quindi, circa il 20% degli infortuni complessivamente denunciati (4.485) si sono verificati fuori dall’ambiente di lavoro ordinario.
Due morti su tre avvenute sulla strada. Anche nel 2011 l’incidenza degli infortuni mortali causati dal rischio della strada è molto elevata: le morti avvenute sul luogo di lavoro ordinario, infatti, sono 16, pari soltanto al 34% del totale. I restanti 30 casi sono costituiti da 13 infortuni mortali avvenuti in mobilità per motivi di lavoro (autotrasportatori, viaggiatori, ecc.) e da 17 infortuni in itinere che si sono verificati durante gli spostamenti per raggiungere o rientrare dalla sede di lavoro, anche questi tutti determinati da incidenti stradali.
Tecnopatie in crescita del 21%. Per quanto riguarda le malattie professionali, nelle Marche nel 2011 sono state denunciate 3.259 tecnopatie, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente, un incremento più che doppio di quello registrato a livello nazionale (+9,6%). Mentre gli infortuni della regione costituiscono il 3,2% del totale nazionale, nel caso delle malattie professionali l’incidenza è pari al 7%. Sulla base dei dati ancora provvisori aggiornati allo scorso 30 settembre, nei primi nove mesi di quest’anno le malattie professionali denunciate si attestano sui livelli del 2011, ma con andamenti difformi tra le province: Ascoli segna un incremento del 31%, Ancona resta sui numeri del 2011, mentre le province di Macerata e Pesaro-Urbino le contrazioni sono, rispettivamente, del 6% e del 13%.