Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha annunciato che è stato approvato il “Quinto rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia”, il primo da quando la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è stata introdotta nei principi fondamentali della Costituzione italiana. Il rapporto 2022 fornisce un quadro aggiornato degli elementi da considerare per assicurare il raggiungimento degli obiettivi sociali, economici e ambientali coerenti con l’annuale programmazione finanziaria e di bilancio.
Approvato in via definitiva il “Quinto rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia”, il primo da quando la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è entrata in Costituzione.
La Legge 28 dicembre 2015, n. 221, art. 67, prevede la redazione annuale del rapporto da parte del Comitato per il Capitale Naturale (CCN), presieduto dal Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica e composto da dieci Ministri, dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), dalla Conferenza delle Regioni, cinque Istituti pubblici di Ricerca ed un gruppo di esperti della materia nominati dal Ministro dell’Ambiente.
Il documento, trasmesso dal titolare del MASE al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, fornisce elementi da considerare nell’attuazione del Piano per la Transizione Ecologica, della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2030, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nell’azione di mainstreaming e di governance multilivello della Strategia Nazionale per Sviluppo Sostenibile. A questo proposito si richiama la necessità di agire in ottemperanza al principio del “non arrecare danno significativo” (DNSH – Do No Significant Harm) e di massimizzare l’adozione di soluzioni basate sulla natura (NBS – Nature-Based Solutions).
Il rapporto ha il compito di evidenziare ai policy makers il fondamentale ruolo ricoperto dall’ambiente italiano rispetto al sistema socioeconomico del Paese, elaborando schemi concettuali, migliorando la conoscenza e affinando modelli di misurazione del capitale naturale e degli impatti delle politiche su esso.
Grazie ad una sempre maggiore sinergia tra esperti della materia, centri di ricerca e la pubblica amministrazione, da una edizione all’altra del rapporto sono stati compiuti significativi progressi in termini di arricchimento dei fattori di analisi.
La necessità di preservare e ripristinare il capitale naturale per garantire una ripresa duratura è riconosciuta dall’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile al 2030 e dal Green Deal europeo; si tratta della base indispensabile per tutti i servizi ecosistemici essenziali allo sviluppo, al benessere, oltre che al contrasto e alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
QUINTO RAPPORTO SULLO STATO DEL CAPITALE NATURALE IN ITALIA 2022
INDICE
Infografiche
Sintesi del rapporto e raccomandazioni
Introduzione
Capitolo 1. Integrare il Capitale Naturale nelle strategie: il contesto internazionale e italiano
Capitolo 2. Stato del Capitale Naturale e Ripristino della Biodiversità (studi, analisi ed esperienze progettuali)
Capitolo 3. Contabilità Bio-Fisica ed Economica degli Ecosistemi: Progressi e Progetti
Capitolo 4. Strumenti per le Politiche sul Capitale Naturale
Acronimi e sigle
Bibliografia
Sitografia
Indice delle figure
Indice delle tabelle
Fonte: Ministero dell’ambiente
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