Mercato interno: la Commissione interviene per garantire la normativa comunitaria

La Commissione europea ha avviato 14 procedure d’infrazione nei confronti di 12 Stati membri (tra i quali l’ Italia) per mancato recepimento nella normativa nazionale di una o più fra cinque diverse direttive riguardanti il mercato interno. Nel link la nota del Servizio stampa e comunicazione della Commissione.

Sulle regole del mercato interno dell’ Unione europea la Commissione è dovuta intervenire per garantire che 12 paesi membri applichino la normativa comunitaria. Infatti nei confronti di questi 12 paesi membri, tra i quali l’ Italia, ha avviato 14 procedure d’ infrazione per mancato recepimento nella normativa nazionale di una o più fra cinque diverse direttive in materia.
La Commissione intende rinviare i Paresi Bassi alla Corte di Giustizia europea dal momento che non ha notificato i provvedimenti nazionali adottati per il recepimento della direttiva del 2002 sulle garanzie finanziarie. La Commissione chiederà inoltre ufficialmente al Belgio, alla Germania, alla Grecia, alla Francia, all’ Italia, al Lussemburgo, ai Paesi Bassi, a Malta, al Portogallo e alla Spagna di attuare la direttiva sull’ intermediazione assicurativa. Verrà chiesto peraltro alla Francia di attuare la direttiva sulla vigilanza supplementare dei conglomerati finanziari, mentre l’ Estonia riceverà una richiesta ufficiale di completare l’ attuazione della direttiva che modifica la definizione degli “ enti creditizi” nella direttiva bancaria e la Lettonia per il chiarimento dei provvedimenti adottati per l’ attuazione della direttiva sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Queste richieste sono presentate sotto forma di “ pareri motivati”, che rappresentano la seconda fase della procedura d’ infrazione prevista all’ articolo 226 del trattato CE. Nel caso in cui la Commissione non riceva una risposta soddisfacente entro un termine di due mesi, essa può adire la Corte di Giustizia.

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