“Questo fondo – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è una grande opportunità per liberare dall’amianto tante strutture pubbliche e insieme per attivare il sistema delle imprese che opera in questo settore. La battaglia contro l’amianto è lunga: la nostra risposta sono nuove risorse, più progettualità, la trasparenza su un pericolo spesso nascosto e dunque ancor più pericoloso per le persone. Per questo, proprio negli edifici più sensibili come le scuole abbiamo voluto investire e dare un primo concreto segnale insieme all’Unita di Missione Edilizia scolastica per avere una mappatura chiara”.
I contributi saranno concessi in proporzione tra il 50 e il 100% del costo, al netto dell’Iva: sarà poi il ministero dell’Ambiente a stilare una graduatoria su base annuale delle richieste ammesse al contributo e relativa percentuale di ammissione, secondo criteri di priorità. Tra questi costituisce titolo preferenziale la collocazione in un raggio non superiore a 100 metri da asili, scuole, parchi giochi, strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi. Altri criteri sono la presenza di un progetto definitivo/ cantierabile attuabile in 12 mesi, l’esistenza di una segnalazione da parte degli enti di controllo sanitario o di tutela ambientale sulla presenza di amianto, la collocazione in un sito d’interesse Nazionale o la presenza nella mappatura dell’amianto. Il progetto dovrà essere corredato da relazione tecnica, documentazione che attesti la presenza di materiali contenenti amianto, computo metrico dettagliato dei costi di bonifica e quadro economico riepilogativo.
Una specifica dotazione verrà prevista per le scuole, al centro dell’impegno del governo: proprio nelle scorse settimane il direttore per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del ministero dell’Ambiente Gaia Checcucci e la coordinatrice della Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio Laura Galimberti hanno siglato un protocollo d’intesa che prevede un progetto pilota di telerilevamento attraverso il quale procedere ad una capillare mappatura dell’amianto negli edifici scolastici, cominciando da tre province: Alessandria, Pisa e Salerno.