Ministero della salute, pubblicato il “Rapporto salute mentale” con l’analisi dei dati del sistema informativo SISM

Il Ministero della salute pubblica il “Rapporto salute mentale 2019” con l’analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM) e il documento di sintesi relativo ai lavori del Tavolo tecnico della salute mentale aggiornato a maggio 2021.

Rapporto salute mentale. Analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM). Anno 2019
A cura del Ministero della Salute
Anno 2021
Periodo di riferimento 2019
Periodicità annuale

PREMESSA
La tutela della salute mentale riveste ormai un ruolo centrale nella programmazione degli interventi sanitari e sociali in tutti i Paesi più industrializzati, anche in considerazione delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO) che ne sottolinea da anni il peso in termini di “burden of disease” per i sistemi sanitari e sociosanitari.
L’attuale programmazione italiana affonda le sue radici in una normativa che, pur risalendo al 1978 (Legge di riforma sanitaria 23 dicembre 1978, n. 833; legge 13 maggio 1978, n. 180 – “Legge Basaglia”) ha completamente cambiato il paradigma di approccio del nostro Paese sia alla salute in generale che alla salute, al disagio e alla malattia mentale.
Nel corso degli anni si sono susseguiti una serie di Progetti Obiettivo e di Piani Nazionali che hanno definito, nel rispetto di questo nuovo paradigma, il quadro delle risposte istituzionali al tema della complessità della salute mentale.
Il Piano oggi in vigore (“Piano di azioni nazionale per la salute mentale – PANSM” siglato in Conferenza Unificata il 13 gennaio 2013) e i suoi tre documenti di approfondimento (residenzialità per adulti, semi-residenzialità e residenzialità in età evolutiva, percorsi di cura per patologie ad alta complessità e/o ad alta prevalenza) sono il quadro di riferimento in cui si
inscrivono tutti i più recenti indirizzi strategico-programmatici ed organizzativi di livello nazionale e di livello regionale e locale.
La collaborazione fra l’Amministrazione centrale e quelle regionali, elemento qualificante per la programmazione di settore, che già si era esplicitato negli anni passati attraverso il lavoro
con il gruppo interregionale per la salute mentale (GISM), ha ripreso vigore nel corso del 2017 per l’individuazione congiunta delle priorità e delle strategie più efficaci per affrontarle.
Tra le priorità condivise, una delle più qualificanti è proprio la necessità di poter contare su un sistema informativo nazionale che fornisca una base di dati integrata, incentrata sul paziente, finalizzati alla valutazione di efficacia, efficienza ed appropriatezza degli interventi attivati delle organizzazioni sanitarie. Oggi è possibile affermare che il sistema informativo per la salute mentale (SISM) rappresenta lo strumento cardine per programmare a livello dell’erogazione dell’assistenza, regionale e locale, nonché per disegnare strategie di livello nazionale, modulate su tempi medio-lunghi, in considerazione dei trend della prevalenza dei principali disturbi mentali, a cui sono associati diversi gradi di disabilità, sofferenze individuali e della rete familiare, nonché pesanti costi economici e sociali.
Il SISM costituisce inoltre lo strumento indispensabile per garantire la corretta rappresentazione, nei contesti internazionali, della gestione della salute mentale nel nostro Paese, in particolare consentendo di rispondere alle periodiche raccolte di dati quali quelle dell’OMS, dell’Unione europea (UE) e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
A tale proposito, infine, va ulteriormente sottolineato il fatto che i recenti Piani e Strategie globali dell’OMS, con il suo “Comprehensive mental health action plan 2013–2020”, e la più
specifica programmazione per la Regione Europea, prevedono valutazioni relative al loro recepimento e alla loro implementazione nei diversi Paesi membri, basate su precisi indicatori che oggi il SISM è perfettamente in grado di fornire.
Con D.M. del 24 gennaio 2019 è stato istituito un Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale al fine di integrare le azioni già poste in essere dal Ministero della salute in materia di salute mentale e formulare proposte operative finalizzate al superamento delle criticità presenti nell’attuazione della normativa di riferimento, con particolare riguardo alla valutazione
dell’appropriatezza degli interventi nei trattamenti sanitari obbligatori e volontari. Il Tavolo ha il compito di:
a) verificare l’implementazione delle linee guida, linee di indirizzo e documenti scientifici, ivi compresi gli accordi sanciti in sede di Conferenza Stato-regioni e Conferenza unificata in attuazione del Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale;
b) verificare l’appropriatezza e la qualità dei percorsi di trattamento e riabilitazione erogati per i disturbi mentali;
c) approfondire, alla luce dei dati del Sistema Informativo Salute Mentale, l’esistenza di eventuali criticità nei Servizi territoriali ed elaborare proposte per il loro superamento e per l’ottimizzazione della rete dei servizi, attraverso il loro potenziamento;
d) proporre azioni operative e normative per favorire l’attuazione dei più appropriati modelli di intervento per la diagnosi, la cura e la riabilitazione psicosociale dei portatori di disagio psichico, finalizzati alla riduzione dei Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e volontari, la contenzione meccanica e quella farmacologica/chimica.

Tavolo tecnico salute mentale – Documento di sintesi
A cura del Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale
Anno 2021

I lavori del Tavolo tecnico salute mentale hanno riguardato, in coerenza con il mandato esplicitato nel Decreto istitutivo, tre aree:
– Programmazione regionale
– Analisi delle criticità nei servizi e dell’appropriatezza dei percorsi di cura
– Diritti e riduzione degli interventi coercitivi.
Il Documento di sintesi riporta i principali risultati, aggiornati alla luce dei dati più recenti (2019) del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM), e le proposte per il miglioramento dei servizi e dei percorsi di cura, in vista della 2a Conferenza nazionale per la Salute mentale “Per una salute mentale di comunità”.

Fonte: Ministero della salute

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