Mobbing: testo unificato per la tutela dei lavoratori

Il Comitato ristretto della Commissione Lavoro del Senato ha presentato, il 2 febbraio 2005, uno Schema di Testo unificato per i disegni di legge n. 122 e connessi in materia di tutela dei lavoratori dal fenomeno del mobbing”.

Il Parlamento italiano si appresta ad affrontare, sul piano legislativo, delle azioni concrete contro il mobbing, a tutela dei lavoratori. Infatti, il 2 febbraio scorso è stato presentato dal Comitato ristretto della Commissione Lavoro del Senato della Repubblica uno “Schema di testo unificato” che raccoglie le diverse proposte di legge in materia. Nel testo – che riportiamo nel link – viene data una definizione elastica al mobbing in modo da ricomprendere tutti i fenomeni di violenza e persecuzione psicologica caratterizzati da un minimo comun denominatore, costituito da un elemento oggettivo – ossia la continuità e sistematicità di atti e comportamenti persecutori tenuti in ambito lavorativo – e da un elemento teleologico, consistente nella finalizzazione specifica di tali atti, volti appunto a danneggiare l’ integrità psico-fisica della lavoratrice o del lavoratore. Viene altresì prefigurata una disciplina specifica per i casi in cui vengano denunciati, da parte di singoli o di gruppi di lavoratori, atti o comportamenti persecutori; in tale ipotesi si stabilisce che il datore di lavoro o il committente, sentite le rappresentanze sindacali, ricorra, ove ne ravvisi la necessità, a forme di consultazione dei lavoratori dell’ area interessata, provveda tempestivamente all’ accertamento dei fatti denunciati e predisponga misure idonee per il loro superamento. E’ stato poi dedicato un apposito articolo all’ attività di informazione, proprio per sottolineare l’ essenzialità della stessa nell’ ambito della prevenzione del mobbing. Sono stati poi previsti due differenti moduli informativi: uno periodico, effettuato dal datore di lavoro o dai committenti, pubblici e privati, e dalle rappresentanze sindacali, e l’ altro attivabile su specifica richiesta del lavoratore, a cui i datori di lavoro o i committenti sono tenuti a dare tutte le informazioni, pertinenti ai motivi soggettivi del richiedente e rilevanti, relative all’ assegnazione degli incarichi, ai trasferimenti, alle variazioni delle mansioni e delle qualifiche e all’ utilizzo dei lavoratori.
Attualmente il disegno di legge è in fase di discussione al Senato.

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