Mobilità sostenibile: soddisfatti gli utenti del servizio di bike sharing BikeMi

Presentati, alla fine di settembre 2017, i risultati della “customer satisfaction” realizzata dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con Clear Channel, gestore del servizio di bike sharing BikeMi.

In città sempre più congestionate dal traffico e sempre più inquinate, chi utilizza il mezzo a due ruote fa una scelta di rispetto dell’ambiente; se poi la bicicletta appartiene ad un servizio di bike sharing, chi se ne serve favorisce anche l’affermazione di una cultura basata sull’uso condiviso dei beni, che è tra i fondamenti dell’economia circolare.

A Milano, uno dei servizi di bike sharing è BikeMi; viene gestito da Clear Channel, che insieme al Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano ha realizzato un’indagine sulla qualità e la customer satisfaction degli utenti del servizio. Lo studio, realizzato tra il 2016 e il 2017, ha coinvolto 25.688 abbonati di BikeMi e ha permesso di acquisire informazioni sulla percezione qualitativa del sistema di bike sharing e sulle caratteristiche del biker tipo, individuando abitudini e comportamenti.

I risultati dell’indagine rivelano che gli utenti BikeMi sono prevalentemente uomini (57%), di quasi 41 anni, con un’elevata istruzione (il 95% degli utenti ha almeno il diploma di scuola secondaria superiore, il 72% almeno un titolo di istruzione terziaria cioè una laurea a ciclo breve), è un imprenditore (25%) ed è sposato o convivente (per il 57% dei rispondenti).
Gli utenti “tipo” delle biciclette condivise sono principalmente i lavoratori che le integrano con altre reti di mobilità sostenibile: il sistema viene infatti considerato, dal 95% degli intervistati, un’alternativa più che valida all’automobile. Il 70% degli utenti integra BikeMi con la rete metropolitana, il 55% con il tram e 40% con l’autobus. Tra i possessori di abbonamento annuale, il 25% dichiara di utilizzare il servizio tutti i giorni o quasi mentre il 39% ne fruisce almeno 2-3 giorni alla settimana. Il 13% degli utenti fruisce del bike sharing solo durante la primavera o nelle giornate di sole.

Tra gli aspetti valutati positivamente troviamo:
– la politica delle tariffe, infatti, oltre il 90% di coloro che hanno risposto al sondaggio considera che i costi e i tempi di restituzione per l’utilizzo delle biciclette siano più che ragionevoli,
– il Servizio Clienti offerto tramite Call Center, posta elettronica e social network è apprezzato dal 90% degli utenti, 7 utenti su 10 si dichiarano perfino molto soddisfatti.

Le principali aree di miglioramento del servizio riguardano
– lo stato di manutenzione delle biciclette,
– l’assenza di biciclette negli orari di punta del traffico cittadino.

Alcuni intervistati hanno suggerito anche possibili novità da introdurre per aumentare l’utilizzabilità di BikeMi, tra queste:
– la possibilità di trasportare carichi pesanti (per esempio la spesa),
– la disponibilità di una cargo-bike per muoversi in città,
– l’introduzione di hand-bike (bicicletta alimentata dal lavoro delle braccia) per le persone diversamente abili.

L’indagine ha coinvolto gli abbonati annuali ma anche gli utenti occasionali, tra cui utenti con abbonamento giornaliero e settimanale, il 40% dei quali sono risultati essere stranieri. Anche questi ultimi hanno espresso pareri positivi, andando a confermare i risultati dell’analisi rivolta agli abbonati annuali. Infatti l’indice di gradimento complessivo del servizio per chi sceglie le formule di sottoscrizione giornaliere o settimanali è risultato pari al 90%.

Fonte: ARPAT

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