Morti lavoro: Napolitano: “Piaga sociale. Non bisogna abbassare la guardia“
Telegramma del presidente della Repubblica alla Anmil: “L’andamento decrescente del fenomeno” non deve far calare l’impegno”.
Laura Boldrini: “Non si può barattare la vita dei nostri lavoratori per il perseguimento del profitto a ogni costo“.
Il fenomeno conserva tuttora dimensioni inaccettabili in un Paese civile”.
L’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro ha comunicato che dal 2008 al 2012 si è registrata una diminuzione degli infortuni del 22,8% e del 28,8% dei morti. Nel 2012 gli infortuni denunciati all’Inail hanno sono stati 744.916 (-8,9% sui 817.586 del 2011), i morti 790 (-8,8% rispetto 866 del 2011).
Il presidente della Repubblica. “In occasione della 63/ma giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro – scrive Napolitano in un telegramma – rivolgo il mio omaggio alla memoria dei caduti ed esprimo la mia vicinanza a quanti hanno perduto salute e integrità fisica nei luoghi di lavoro. Come ho più volte sottolineato – prosegue Napolitano – l’andamento decrescente del drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro, soprattutto in termini di perdita di vite umane, non deve far abbassare la guardia su quella che continua a rappresentare una drammatica piaga sociale.
Il recente gravissimo incidente di Lamezia Terme con la morte di tre operai in un silos, ne è drammatica conferma. E desta particolare inquietudine l’entità degli infortuni tra i lavoratori stranieri. Apprezzo quindi il vostro impegno nel promuovere una forte cultura della sicurezza e della prevenzione per il rispetto delle regole poste a tutela dell’incolumità sul posto del lavoro e in difesa della vita e della dignità di tutti i lavoratori, valori essenziali garantiti dalla nostra Costituzione.
Con questo spirito – conclude Napolitano – rivolgo il mio partecipe saluto a Lei presidente Bettoni, ai mutilati, agli invalidi e ai familiari delle vittime sul lavoro che in questa giornata particolare ricordano il sacrificio dei loro cari tragicamente scomparsi”.