Morti sul lavoro a Capua e negli spazi confinati. NORME e CAUSE. L’INDIGNAZIONE di NAPOLITANO

MORTI A CAPUA: SICUREZZA DEL LAVORO SPAZI CONFINATI: NORME DI PREVENZIONE E CAUSE DELLE MORTI SUL LAVORO

Morti sul lavoro a Capua e negli spazi confinati.

NORME e CAUSE:
vedi sotto e nota pubblicata al link a fianco.

L’inchiesta sulla tragedia è affidata al pm Donato Ceglie.

La procura: “Lì non dovevano entrare”
secondo “Repubblica.it” (vedi link).

L’INDIGNAZIONE di NAPOLITANO:
C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una giornata funestata da più infortuni sul lavoro, a Pistoia e a Capua, nell’esprimere la commossa partecipazione al dolore delle famiglie e delle comunità colpite, raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori in operazioni di manutenzione nei silos simili a quelle che già più volte in precedenza hanno cagionato vittime.

Il Capo dello Stato confida nella rapidità e nel rigore degli accertamenti da compiere e nella definizione delle normative di garanzia da adottare e far rispettare.

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Capua, la procura: “Lì non dovevano entrare”, pubblica “Repubblica.it”:

Verso l’iscrizione di una decina di indagati Lavoratori in assemblea, rabbia e dolore. I vertici dell’azienda: “Un tragico evento”. Domani sopralluogo con le telecamere nel silos dove ieri sono morti i tre operai, che secondo i primi accertamenti non dovevano essere autorizzati all’ingresso nella cisterna non bonificata….

Stavano lavorando in ore di straordinario e sono stati investiti dai fumi tossici provenienti dal silos, probabilmente dovuti ad un processo di fermentazione che si è innescato quando l’hanno aperto…

(vedi link a “Repubblica.it”).

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Nota di Rino Pavanello ed Eugenio Ferioli
Associazione Ambiente e Lavoro

La mancanza di ossigeno (o la sua concentrazione inferiore al 17%) comporta situazioni pericolose che possono verificarsi dovunque.

La concentrazione di ossigeno nell’aria nei luoghi di lavoro è indicata come minima accettabile è: minimo al 17% (la concentrazione atmosferica che respiriamo è di circa il 20,8%).

Se l’organismo non ha sufficiente apporto di ossigeno la sua funzionalità cala drasticamente, i processi vitali sono rapidamente debilitati, si perde la capacità di agire in modo lucido e coordinato, si perde conoscenza ed infine si muore.

Nel link riportiamo alcuni esempi:
1) un fango biologico attivo …
2) prodotti chimici contenuti in cisterna…
3) le polveri inalabili contenute in un silos…
4) polveri…
4) gas sono inodori o scarsa rilevanza olfattiva…
5) altri … (vedi link)

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Normativa

La sicurezza sul lavoro in luoghi e spazi a rischio di inquinamento è obbligatoria ed è oggi prevista dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico, che ha sostituito il D.Lgs. 626/94), che impone all’all’articolo 66 (Lavori in ambienti sospetti di inquinamento):
“È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei . …
(segue, vedi link)

(Red)

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