Sintesi
Il rapporto tra incidentalità stradale e infortuni sul lavoro è strettissimo, basta pensare che se scorporiamo dagli infortuni mortali sul lavoro la quota relativa all’incidentalità stradale scenderemmo da una media di 1400 morti lanno ampiamente sotto quota 1000.
IL dato rende immediatamente chiaro il motivo per il quale l’INAIL ha aderito a questa seconda campagna sulla sicurezza stradale in generale, e sulla sensibilizzazione a comportamenti più attenti delle due grandi categorie di utenti: automobilisti e camionisti.
L’INAIL è stata, insieme allAlbo nazionale dei trasportatori e all’Iveco, protagonista della prima campagna nel 2001, il cui slogan “Siamo tutti sulla stessa strada” era assolutamente sintomatico dellobiettivo che volevamo perseguire ed abbiamo perseguito.
Ancora oggi ribadiamo “Siamo tutti sulla stessa strada” e saggiamente aggiungiamo “Ti rispetto”.
Non è soltanto un gioco di parole. E ancora una volta un obiettivo di comportamento, nella consapevolezza che – come in tutte le categorie di infortuni – gli incidenti stradali sono dovuti solo in minima parte a carenze strutturali delle rete viaria e certamente in maggior misura a comportamenti poco attenti al comune buon senso prima ancora che al codice stradale.