Mutui: nel 2010 una famiglia su quattro sarà a rischio povertà per indebitamento casa.

Con il peso di un mutuo sulle spalle è più facile scivolare sotto la soglia di povertà:nel 2010 un famiglia su quattro,tra quelle che acquisteranno la casa chiedendo un finanziamento, sarà “a rischio povertà “a causa di una rata che si mangia il 30% del reddito disponibile. A lanciare l’allarme è il rapporto dell’Osservatorio regionale sul costo del credito, promosso dalla Caritas e dalla Fondazione Responsabilità Etica.

I dati del rapporto evidenziano che bisogna lottare contro “situazioni di esclusione da un bene primario come la casa ai danni delle famiglie più deboli, povere, di giovani e di immigrati”, commenta don Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana. “E’ assente una politica della casa – sottolineano dalla Caritas –e su questo devono riflettere i soggetti politici, imprenditoriali e sociali”.

Il Rapporto, promosso da Caritas e Fondazione Responsabilità Etica, si basa su due possibili scenari per il 2010: uno, quello “migliore”, nel quale si concretizzano le possibilità di ripresa economica, e uno definito “alternativo”, nel quale il recupero della recessione tarda a farsi sentire. In entrambi i casi la situazione delle famiglie “a rischio povertà” causa mutuo miglior lievemente rispetto al 2009, grazie alla possibile “evoluzione favorevole dei tassi sui finanziamenti”. Restano però, sottolinea il rapporto, “vari elementi di incertezza rispetto alle prospettive per il prossimo anno.

La mapa del rischio per le famiglie con rate superiori al 30% del proprio reddito vede al primo posto la Liguria (34,2% del totale dei nuclei che sottoscrivono un mutuo, seguita da Trentino Alto Adige (33,6%), Veneto (31,4%) e Toscana (30,7%). Minor rischio in Sardegna (14,9%), Basilicata e Calabria (14,1%).

Per le tipologie di famiglie, rischiano di più quelle composte da una sola persona (44,8% di incidenza di rischio), quelle con un solo genitore e figli a carico (29,9%), soprattutto se il capofamiglia è un lavoratore autonomo (32,7%).
Per gli affittuari che vorrebbero diventare proprietari di casa la situazione è ancora peggiore: la soglia cresce fino al 37%, vale a dire una famiglia su tre.

(LG-FF)

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