Il Rapporto, promosso da Caritas e Fondazione Responsabilità Etica, si basa su due possibili scenari per il 2010: uno, quello migliore, nel quale si concretizzano le possibilità di ripresa economica, e uno definito alternativo, nel quale il recupero della recessione tarda a farsi sentire. In entrambi i casi la situazione delle famiglie a rischio povertà causa mutuo miglior lievemente rispetto al 2009, grazie alla possibile evoluzione favorevole dei tassi sui finanziamenti. Restano però, sottolinea il rapporto, vari elementi di incertezza rispetto alle prospettive per il prossimo anno.
La mapa del rischio per le famiglie con rate superiori al 30% del proprio reddito vede al primo posto la Liguria (34,2% del totale dei nuclei che sottoscrivono un mutuo, seguita da Trentino Alto Adige (33,6%), Veneto (31,4%) e Toscana (30,7%). Minor rischio in Sardegna (14,9%), Basilicata e Calabria (14,1%).
Per le tipologie di famiglie, rischiano di più quelle composte da una sola persona (44,8% di incidenza di rischio), quelle con un solo genitore e figli a carico (29,9%), soprattutto se il capofamiglia è un lavoratore autonomo (32,7%).
Per gli affittuari che vorrebbero diventare proprietari di casa la situazione è ancora peggiore: la soglia cresce fino al 37%, vale a dire una famiglia su tre.
(LG-FF)