Nanoscienze e nanotecnologie: un piano d’azione per l’Europa 2005 – 2009

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 185/1 dell’8 agosto 2006 è pubblicato il Parere del Comitato Economico e Sociale europeo (CESE) in merito alla Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale europeo – Nanoscienze e nanotecnologie : un piano d’azione per l’Europa 2005 – 2009.

In seguito alla decisione della Commissione europea del 7 giugno 2005 di consultare il Comitato economico e sociale europea in merito al piano d’azione per l’Europa 2005 – 2009 in materia di Nanoscienze e Nanotecnologie, il CESE ha espresso il proprio Parere in occasione della 426a Sessione del 20 aprile 2006 con 117 voti favorevoli e 4 contrari.
Premetendo che:
– le nanoscienze rappresentano un nuovo approccio delle scienze tradizionali (chimica, fisica, biologia elettronica…) nei confronti della struttura fondamentale e del comportamento della materia , a livello di atomi e di molecole. Di fatto, sono le scienze che studiano la potenzialità degli atomi nelle varie discipline.
– e che le nanotecnologie sono le tecnologie che consentono di manipolare e gli atomi e le molecole in modo da creare nuove superfici e nuovi oggetti, i quali , grazie alla diversa composizione e alla nuova disposizione degli atomi, assumono caratteristiche particolari, utilizzabili nella vita quotidiana.e che insieme alla Nanomeccanica, Microelettronica,Nanoelettronica, Microelettronica, Biomimetrica , rappresentano le tecnologie del miliardesimo di metro
– il Comitato si rallegra delle proposte presentate dalla Commissione per realizzare da qui al 2009 un piano d’azione in materia di N&N specie in relazione:
– alla esigenza di rispettare un tipo di sviluppo sostenibile, competitivo, stabile e duraturo,
– alla sensibile accelerazione, a livello mondiale, degli investimenti di R&S nella dimensione nano e nelle sue applicazioni,
– alla necessità di analizzare i rischi e le opportunità dell’approccio nanoscala e all’urgenza di una visione diffusa e condivisa sia da parte dei decisori politico – istituzionali, sia dalle parti sociali, sia infine del grande pubblico e dai media. E ciò per assicurare il successo delle N&N, in considerazione della loro utilità per la salute,per la sicurezza e per la qualità di vita dei cittadini,
– alla richiesta di attrezzature e di infrastrutture di alto livello, di reti integrate europee, di banche dati comuni;
– alla necessità di preparare risorse umane qualificate nell’ambito scientifico, tecnico e produttivo, nonché quadri industriali, che siano in grado di integrare con il mondo delle nanoscienze e delle nanotecnologie;
– alla opportunità di creare un polo europeo di promozione e di coordinamento (Focal Point) che si ponga come interlocutore stabile e proattivo, soprattutto tra industria e mondo scientifico , sia all’interno dell’Unione, sia a livello internazionale, al quale affiancare un ufficio operativo.

Fonte: Eur-Lex

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