Nanotecnologie e Sicurezza sul lavoro. Documenti e Corsi

Nuove “E-facts” dell’EU-OSHA nel settore sanitario e nelle attività di manutenzione.

I nanomateriali sono piccole particelle con un grande potenziale, tuttavia altrettanto grandi sono le preoccupazioni riguardo ai loro possibili rischi per la salute e la sicurezza.

In molti luoghi di lavoro si utilizzano, manipolano e trasformano nanomateriali.

Occorre quindi prestare particolare attenzione alla gestione dei rischi di tali materiali sul luogo di lavoro.

Leggi gli ultimi articoli della serie “E-facts” dell’EU-OSHA sugli strumenti di gestione dei rischi disponibili per i nanomateriali sul luogo di lavoro e consigli più specifici sulla prevenzione dell’esposizione a nanomateriali nel settore sanitario e nelle attività di manutenzione.

Corso di Formazione per RSP, ASPP, RLS e tecnici il 2 ottobre a Milano (vedi link)

Il Corso si propone di illustrare i rischi per la sicurezza e la salute connessi alla produzione o impiego delle nanoparticelle, ricordando che hanno un impatto crescente:
– in numerosi settori recenti o emergenti come: l’informatica, l’elettronica, l’industria aerospaziale, le energie alternative
– ma altrettanto importante è il loro continuo maggiore uso in settori tradizionali quali industria automobilistica, aeronautica, agro-alimentare, farmacia e cosmetica.
Inoltre, i nanomateriali permettono delle innovazioni in numerosi settori d’attività: sanità, edilizia, mobili, laboratori
oltre a
vettorizzazione dei farmaci, calcestruzzi autopulenti, tessuti antibatterici, pitture antivegetative
– e molto altro
.

Quali sono i problemi di salute e di sicurezza associati ai nanomateriali?
I nanomateriali destano considerevoli preoccupazioni per quanto riguarda i loro effetti e i rischi provati per la salute associati ad alcuni nanomateriali fabbricati.
Non tutti i nanomateriali hanno necessariamente un effetto tossico, tuttavia è necessario procedere caso per caso mentre le ricerche al riguardo sono ancora in corso.

Gli effetti più importanti dei nanomateriali sono stati riscontrati nei polmoni e comprendono, tra l’altro, infiammazioni e danni ai tessuti, fibrosi e generazione di tumori.
Ne può essere interessato anche il sistema cardiovascolare. Alcuni tipi di nanotubi di carbonio possono comportare effetti simili a quelli dell’amianto. È emerso che i nanomateriali possono raggiungere, oltre ai polmoni, altri organi e tessuti, tra cui il fegato, i reni, il cuore, il cervello, lo scheletro e i tessuti molli.

A causa delle loro dimensioni ridotte e dell’area superficiale ampia, i nanomateriali particolati in polvere possono presentare un rischio di esplosione.

Come si verifica l’esposizione a nanomateriali sul luogo di lavoro?
Molti altri lavoratori possono essere esposti a nanomateriali in varie fasi della produzione e della catena di approvvigionamento, senza neppure rendersi conto di essere a contatto con tali materiali.

Gestione dei rischi dei nanomateriali sul luogo di lavoro
La normativa dell’Unione europea in materia di protezione dei lavoratori si applica ai nanomateriali pur non riferendosi esplicitamente a questo tipo di materiali.
I datori di lavoro sono pertanto tenuti a valutare e gestire i rischi dei nanomateriali sul luogo di lavoro.

Fonte: EU-OSHA

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