Napolitano: “basta morti sul Lavoro! Non ridurre investimenti per la sicurezza”

Messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Impegno di tutti per sviluppare la cultura della prevenzione e assicurare la piena osservanza delle norme a garanzia della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori”.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della prima “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo” che si celebra insieme alla 61° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, ha espresso il suo augurio per il pieno successo delle iniziative dedicate alla problematiche da affrontare.

Nel messaggio al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, il Capo dello Stato ha reso il suo commosso omaggio a quanti hanno perso la vita per i disastri ambientali e industriali ricordando le drammatiche conseguenze: “La ricorrenza rappresenta un’importante occasione di riflessione e di confronto su un tema di grande attualità per il nostro Paese. Occorre operare affinché i processi di trasformazione territoriale, di urbanizzazione e di sviluppo delle attività economiche siano realizzati con la dovuta attenzione alla sicurezza, alla incolumità pubblica ed al rispetto dell’ambiente e delle sue insostituibili risorse. A tal fine si impone un responsabile impegno da parte delle istituzioni, nazionali e locali, della comunità scientifica e degli operatori economici per sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione, cui va affiancata una costante e puntuale azione di vigilanza e di controllo“.

Nel messaggio a Daniele Bettoni, Presidente dell’ANMIL (Associazione Nazionale fra i lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, il Presidente Napolitano ha sottolineato che la 61° Giornata per le vittime degli incidenti sul lavororappresenta un’importante occasione per ricordare tutti coloro che hanno visto sacrificata la propria salute o addirittura la propria vita nei luoghi di lavoro”. Anche il “tragico crollo di Barletta che ha provocato la morte di giovani donne costrette a un lavoro nero vergognosamente sottopagato ha gettato la luce su pratiche intollerabili“.

Per il Capo dello Statogli infortuni sul lavoro e le morti bianche costituiscono un fenomeno sempre inaccettabile. La loro significativa riduzione nel 2010 deve essere considerata non un traguardo ma una tappa del percorso volto ad assicurare la piena osservanza di tutte le norme a garanzia della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori. Pur nella crisi economica generale che negli ultimi anni ha colpito il nostro Paese e tutto il mondo occidentale non può abbassarsi la guardia riducendo gli investimenti nel campo della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. È perciò necessario continuare a contrastare con determinazione la piaga del lavoro nero al quale troppo spesso si accompagnano forme di sfruttamento e di violazione delle norme a tutela della sicurezza“.

(LP)

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