Pubblichiamo la nota “Responsabilità Penale del RLS – Osservazioni e dibattito sulla sentenza della Cassazione Penale, Sez. 4, 25 settembre 2023, n. 38914” di Norberto Canciani, Presidente di Associazione Ambiente e Lavoro.
Responsabilità Penale del RLS – Osservazioni e dibattito sulla sentenza della Cassazione Penale, Sez. 4, 25 settembre 2023, n. 38914
Nota di Norberto Canciani
Come era prevedibile la sentenza della Cassazione penale n. 38914 del 25 settembre 2023 ha determinato l’avvio di un esteso dibattito che vede coinvolti in prima istanza proprio le figure che svolgono le attività di RLS e RLST.
Con questa nuova breve nota non propongo chiarimenti o interpretazioni ma tento di fare un primo punto sullo stato del dibattito.
Dopo le prime prese di posizione fortemente preoccupate per il contenuto della sentenza, per le implicazioni e le conseguenze che questo pronunciamento può determinare nel mondo degli RLS, un articolo di Rolando Dubini, avvocato esperto in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha evidenziato il doppio ruolo del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza che in questa azienda è anche componente del consiglio di amministrazione.
Effettivamente nella sentenza di primo grado nei confronti di questo RLS si parlava espressamente della sussistenza della posizione di garanzia e, quindi, di “cooperazione colposa” con il datore di lavoro dell’azienda, in quanto rivestiva il ruolo di RLS ma anche quello di membro del consiglio di amministrazione dell’azienda.
Nella sentenza della Corte di Cassazione questo aspetto non appare mentre si parla espressamente di omissione da parte del RLS nell’esercizio delle attribuzioni previste dall’art. 50 del D.Lgs. 81/08.
Con alcuni articoli pubblicati su questa sentenza si sono pronunciati anche importanti giuristi e cultori della materia esprimendo tuttavia forti perplessità e mettendo in evidenza il significato profondo dell’art. 50 del D.Lgs. 81/08 che con il termine “attribuzioni” richiama inequivocabilmente diritti e non compiti, come invece viene ripetuto continuamente nella sentenza. A maggior ragione nessuno di questi diritti può essere trasformato in un obbligo perché il loro esercizio è lasciato interamente al giudizio del RLS.
Ovviamente non intendo in questa sede addentrarmi in considerazioni giuridiche in quanto non sono di mia competenza ma vorrei informare che la Rivista dell’Osservatorio Olympus “Diritto della Sicurezza sul Lavoro” (https://olympus.uniurb.it/) ha aperto un dibattito tra studiosi del diritto della salute e della sicurezza sul lavoro sulla sentenza della Corte di Cassazione in oggetto. (…)
Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro
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