I processi di frantumazione dei pneumatici fuori uso consentono la produzione di materiali elastomerici sotto forma di granulato e di polverino, per i quali esiste un mercato, ovvero sussistono specifici utilizzi ai quali corrisponde un valore economico di scambio. Vari sono i requisiti tecnici a cui i materiali in questione devono rispondere per non essere più considerati rifiuti. Tra questi, vi è l’esigenza che la nuova sostanza non crei danno all’ambiente ed alla salute umana.
A questo proposito, la normazione, e nello specifico la commissione Ambiente, si è occupata di realizzare una norma che affronti tali tematiche: la UNI 11793.
Questo documento fornisce i metodi per l’estrazione dai materiali elastomerici, ottenuti tramite la frantumazione di pneumatici fuori uso (PFU) e gli sfridi di gomma vulcanizzata proveniente sia dalla produzione di pneumatici nuovi che dall’attività di ricostruzione dei pneumatici qualificati come rifiuti (Gomma Vulcanizzata), di sostanze potenzialmente pericolose per l’ambiente e la salute umana e definisce i limiti entro i quali tali sostanze devono essere contenute.
Tra i principali materiali elastomerici ricavati per frantumazione da pneumatici fuori uso vi sono i granulati, cioè la frazione avente dimensioni comprese fra 0,8 e 20 mm, e i polverini, ossia la frazione compresa fra 0 e 0,8 mm.
Al fine di valutare la compatibilità ambientale della gomma vulcanizzata, la norma si applica a un campione con granulometria compresa tra 0,8 e 2,5 mm. Sono definiti i metodi relativi all’estrazione in acqua di metalli pesanti e relative analisi tramite metodologie specifiche, alla determinazione del contenuto di composti organici dissolti in acqua e successiva analisi per ossidazione, all’estrazione con esano dei composti organici alogeni e successiva coulometria.
All’interno del documento vengono citati i seguenti riferimenti normativi:
UNI 10802 Rifiuti – Campionamento manuale, preparazione del campione ed analisi degli eluati;
UNI EN 14243-1 Materiali da recupero di pneumatici fuori uso – Parte 1: Definizioni generali relative ai metodi per determinarne dimensioni e impurità;
UNI EN 14243-2 Materiali da recupero di pneumatici fuori uso – Parte 2: Granuli e polverini – Metodi per determinare la distribuzione delle dimensioni delle particelle e delle impurità, compresi il contenuto di ferro libero e di tessile libero;
UNI EN 17087 Prodotti da costruzione – Valutazione del rilascio di sostanze pericolose – Preparazione di porzioni di prova dal campione di laboratorio per la prova di rilascio e l’analisi del contenuto;
UNI EN 1484 Analisi dell’acqua – Linee guida per la determinazione del carbonio organico totale (TOC) e del carbonio organico disciolto (DOC);
UNI EN 12457-4 Caratterizzazione dei rifiuti – Lisciviazione – Prova di conformità per la lisciviazione di rifiuti granulari e di fanghi – Parte 4: Prova a singolo stadio, con un rapporto liquido/solido di 10 l/kg, per materiali con particelle di dimensioni minori di 10 mm (con o senza riduzione delle dimensioni);
UNI EN ISO 11885 Qualità dell’acqua – Determinazione di alcuni elementi mediante spettrometria di emissione ottica al plasma accoppiato induttivamente;
UNI EN ISO 12846 Qualità dell’acqua – Determinazione del mercurio – Metodo mediante spettrometria di assorbimento atomico (AAS) con e senza arricchimento;
UNI ISO 1407 Gomma – Determinazione dell’estratto per mezzo di solventi.