Norma UNI EN 14593-1, apparecchi di protezione delle vie respiratorie

Pubblicata, in lingua italiana, dalla Commissione Sicurezza la norma UNI EN 14593-1:2018 “Apparecchi di protezione delle vie respiratorie – Respiratori ad aria compressa alimentati dalla linea con erogatore a domanda – Parte 1: Apparecchi con maschera intera – Requisiti, prove e marcatura”.

Sono sempre più numerose le attività lavorative che richiedono protezione, in particolare protezione delle vie respiratorie. Ecco perché a tutela della salute di tutti i lavoratori la Commissione Sicurezza si è recentemente occupata del recepimento anche in lingua italiana della norma UNI EN 14593-1:2018 “Apparecchi di protezione delle vie respiratorie – Respiratori ad aria compressa alimentati dalla linea con erogatore a domanda – Parte 1: Apparecchi con maschera intera – Requisiti, prove e marcatura”.

Questo documento specifica i requisiti minimi per respiratori ad aria compressa alimentati dalla linea con erogatore a domanda per l’utilizzo con maschera intera come apparecchi di protezione delle vie respiratorie (RPD). Comprende prove di laboratorio e prove pratiche di impiego per la valutazione della conformità ai requisiti.

Invece non sono trattati dalla norma gli RPD destinati all’uso subacqueo, quelli utilizzati in operazioni di sabbiatura senza ulteriori funzioni protettive e quelli destinati alla fuga, sebbene siano forniti determinati requisiti relativi all’uso congiunto con dispositivi destinati alla fuga e alle condizioni di fuga.

Trattando i requisiti necessari agli RPD, il documento ricorda ad esempio che tutti i componenti degli apparecchi di protezione si devono facilmente separare per eseguire pulizia, esami e prove. Inoltre, tutti i collegamenti smontabili devono essere prontamente collegati e fissati, laddove possibile manualmente e tutti i dispositivi di tenuta utilizzati devono essere mantenuti in posizione quando i giunti e gli accoppiamenti sono scollegati durante il normale utilizzo e manutenzione.

Infine, l’RPD completo deve essere sottoposto a prove pratiche di impiego in condizioni realistiche. Queste prove generali hanno lo scopo di controllare che l’RPD non abbia imperfezioni che non possono essere determinate tramite altre prove specifiche.

Fonte: UNI

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