Questa norma specifica i requisiti generali e i corrispondenti procedimenti di prova per la progettazione e la fabbricazione dei guanti, l’innocuità, la confortevolezza, e l’efficienza, così come la marcatura e le informazioni fornite dal fabbricante, applicabili a tutti i guanti di protezione.
Per “guanto” s’intende quel dispositivo di protezione individuale – DPI – che protegge la mano o parte della mano dai pericoli; può anche coprire parte dell’avambraccio e del braccio.
La UNI EN ISO 21420 viene applicata a protezioni per le braccia e guanti incorporati in modo permanente negli involucri di contenimento, oltre a protezioni per le mani quali muffole e presine.
Il documento – però – non riguarda le proprietà protettive e pertanto non viene utilizzato in modo esclusivo ma solo in combinazione con la(e) norma(e) appropriata(e).
Utile la bibliografia riportata a conclusione del documento perché indica un elenco (non esaustivo) delle norme correlate. La UNI EN ISO 21420, infatti, rappresenta un documento di riferimento alle norme specifiche pertinenti o applicabili ai guanti protettivi.
Inoltre, viene chiaramente indicato che il guanto di protezione deve essere progettato e fabbricato in modo che, nelle condizioni d’uso prevedibili, la persona che lo indossa possa svolgere l’attività nel modo più normale possibile con una protezione adeguata. La norma ha proprio il compito di verificare, insieme agli altri documenti correlati, tale adeguatezza.
Altri requisiti riportati nella norma riguardano la salute e l’igiene dell’utilizzatore. A questo proposito viene specificato che i materiali non devono, nelle condizioni prevedibili di normale utilizzo, rilasciare sostanze generalmente note come tossiche, cancerogene, mutagene, allergeniche, tossiche per la riproduzione, corrosive, sensibilizzanti o irritanti.