La norma più discussa e attesa – a livello mondiale – degli ultimi anni è stata pubblicata dall’ISO, adottata e tradotta in italiano per la sua massima diffusione e comprensione.
Gli infortuni riconosciuti dall’INAIL come avvenuti sul luogo lavoro di lavoro in senso stretto in Italia nel corso del 2016 sono stati circa 340.000. 332 gli infortuni mortali. Questi infortuni hanno causato circa 11.000.000 di giornate di inabilità (in media 84 giorni per infortuni che hanno provocato menomazione, circa 21 giorni in assenza di menomazione).
Questi dati sono il bersaglio che la UNI ISO 45001 vuole aggredire e ridurre, con la cultura della prevenzione, della gestione, del miglioramento continuo.
Come tutte le norme, anche la UNI ISO 45001 aiuta le persone e migliora il business: più sicurezza, meno infortuni, più serenità dei lavoratori, più competitività.
La UNI ISO 45001 specifica i requisiti per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e fornisce una guida per il suo utilizzo, al fine di consentire alle organizzazioni di predisporre luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie correlate al lavoro, nonché migliorando proattivamente le proprie prestazioni relative alla SSL.
La norma è applicabile a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, tipo e attività, che desideri creare, attuare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare i pericoli e minimizzare i rischi per la SSL (incluse le carenze del sistema), cogliere le opportunità per la SSL e prendere in carico le non conformità del sistema di gestione associate alle proprie attività.
Inoltre, facilita l’organizzazione nel raggiungimento dei risultati attesi del suo sistema di gestione per la SSL; ovvero:
a) miglioramento continuo delle prestazioni di sicurezza;
b) soddisfacimento dei requisiti legali e degli altri requisiti connessi;
c) raggiungimento degli obiettivi per la sicurezza sul lavoro.
La UNI ISO 45001 include un’appendice informativa nazionale contenente alcune note riguardanti la corretta collocazione della norma rispetto al quadro legislativo vigente (D.Lgs. 81/2008), realizzata grazie al tempestivo lavoro di un gruppo ristretto della commissione “Sicurezza”.