Norme UE sulla qualità dell’aria: respinte le richieste di proroga presentate dall’Italia.

La Commissione europea ha adottato il 1° febbraio 2010 una decisione sulla seconda richiesta di proroga presentata dall’Italia per quanto riguarda l’obbligo di conformarsi alla legislazione UE in materia di qualità dell’aria.

La decisione riguarda esenzioni temporanee dagli standard di qualità dell’aria dell’UE relativi al articolato pericoloso noto come PM 10 in dodici zone o agglomerati supplementari situati in Campania, Puglia e Sicilia.

Nella sua decisione la Commissione ha approvato una proroga per il PM 10 in una sola zona della regione Campania; ha respinto invece tutte le altre richieste. Nel 2009 sono state adottate circa 20 decisioni, tra le quali una riguardante una precedente richiesta dell’Italia relativa a diverse zone o agglomerati. Gran parte delle zone dell’UE in cui viene misurata la qualità dell’aria non rispettavano le condizioni previste per poter beneficiare di una proroga oppure erano già conformi ai valori limite.

In proposito, il Commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “L’inquinamento atmosferico ha gravi ripercussioni sulla salute umana e il rispetto delle norme deve essere la nostra priorità. La direttiva UE sulla qualità dell’aria del 2008 riconosce le difficoltà che alcuni Stati membri hanno incontrato per conformarsi agli standard sul PM 10 entro la data inizialmente fissata, cioè il 2005, e prevede quindi la possibilità di allungare provvisoriamente i tempi.

La Commissione si aspetta tuttavia che gli Stati membri dimostrino chiaramente che stanno facendo il possibile per conformarsi al più presto alle norme dell’UE.”

(LG-FF)

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