Norme UNI ISO 22316 e UNI ISO 22319, sicurezza e resilienza organizzativa

Pubblicate le norme UNI ISO 22316:2019 “Sicurezza e resilienza – Resilienza organizzativa – Principi e caratteristiche” e UNI ISO 22319:2019 “Sicurezza e resilienza – Resilienza delle comunità – Linee guida per pianificare il coinvolgimento di volontari non organizzati”.

La resilienza organizzativa è la capacità di un’organizzazione di assorbire e adattarsi in un ambiente in evoluzione che gli consenta di raggiungere i propri obiettivi e di sopravvivere e prosperare. Le organizzazioni più resilienti possono anticipare e rispondere alle minacce e alle opportunità, derivanti da cambiamenti improvvisi o graduali nel loro contesto interno ed esterno. Migliorare la resilienza può essere un obiettivo organizzativo strategico, ed è il risultato di una buona pratica aziendale e di una gestione efficace del rischio.

La Commissione Sicurezza della società e del cittadino ha recentemente adottato due norme relative alla resilienza: la UNI ISO 22316 e la UNI ISO 22319.

La norma UNI ISO 22316:2019 “Sicurezza e resilienza – Resilienza organizzativa – Principi e caratteristiche” fornisce le linee guida per accrescere la resilienza organizzativa di organizzazioni di qualsiasi tipo e dimensione. Non è specifica di alcun settore o industria. Può essere applicata per l’intera vita di una organizzazione. La norma non promuove uniformità di approccio da parte delle organizzazioni in quanto obiettivi e iniziative specifici sono personalizzabili per adattarsi alle necessità individuali delle organizzazioni.

La norma UNI ISO 22319:2019 “Sicurezza e resilienza – Resilienza delle comunità – Linee guida per pianificare il coinvolgimento di volontari non organizzati” fornisce le linee guida per pianificare il coinvolgimento di volontari non organizzati nella risposta e recupero in seguito ad incidenti. È destinata ad aiutare le organizzazioni a stabilire un piano che consideri se, come e quando i volontari non organizzati possano fornire un supporto alla risposta e al recupero per tutti i pericoli identificati. Aiuta ad identificare le problematiche al fine di garantire che il piano sia basato sul rischio e possa dimostrare la priorità data alla sicurezza dei volontari non organizzati del pubblico assistito e dello staff di risposta all’incidente. Il documento si applica ad organizzazioni di qualsiasi tipo e dimensione coinvolte nella pianificazione e gestione dei volontari non organizzati (per esempio amministrazioni locali, regionali e nazionali, corpi statutari, organizzazioni internazionali e non governative, aziende e gruppi pubblici e di comunità). I compiti dei volontari non organizzati possono richiedere solamente una pianificazione di base – per esempio per persone che intervengono sul luogo dell’evento per prime – o una pianificazione più complessa – per esempio per persone che viaggiano nelle aree coinvolte. Il coordinamento della partecipazione di volontari affiliati ad essi o di organizzazioni professionali che forniscono supporto non rientra nello scopo e campo di applicazione della norma.

Fonte: UNI

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