Nuovo Rapporto di Sintesi dell’IPCC (IPCC AR5 SYR)

Il Rapporto di Sintesi dell’IPCC, ideato e realizzato con lo scopo di fornire una visione completa e integrata dei cambiamenti climatici, si articola nelle sezioni:
Cambiamenti osservati e loro cause; Cambiamenti climatici, rischi e impatti futuri – alterazioni e cambiamenti dei sistemi; Misure di adattamento e mitigazione.

Il Rapporto di Sintesi dell’IPCC (IPCC AR5 SYR) si basa sui precedenti rapporti dei tre Gruppi di Lavoro (Working Groups) ed è stato ideato e realizzato con lo scopo di fornire una visione completa e integrata dei cambiamenti climatici.

Il rapporto si articola nelle sezioni:
– Cambiamenti osservati e loro cause;
– Cambiamenti climatici, rischi e impatti futuri – alterazioni e cambiamenti dei sistemi;
– Misure di adattamento e mitigazione.

Considerando il rapporto IPCC AR5 nel suo complesso, esso conferma ed evidenzia ciò che molti scienziati vanno dicendo da tempo: vi è ormai estrema certezza – come mai prima nella storia dei cambiamenti climatici – che il cambiamento climatico sia in atto e che l’uomo sia la principale causa di ciò. Infatti, il nuovo Rapporto di Sintesi illustra chiaramente come tutto il riscaldamento a partire dal 1951 in poi sia dovuto alle attività umane. Dal momento che le emissioni globali di carbonio hanno raggiunto livelli record e continuano ad aumentare, il rapporto AR5 conferma che i cambiamenti climatici stanno causando già degli impatti su tutti i continenti e gli oceani, portando a dei cambiamenti che sono spesso senza precedenti e che potrebbero essere in parte – o potrebbero presto diventare – irreversibili.

Con gli attuali 0,85°C di riscaldamento rispetto ai livelli del 1880, impatti significativi di cambiamento climatico stanno interessando numerose comunità in tutto il mondo. L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, il livello del mare è salito, la quantità di ghiaccio e neve è diminuita. Se il mondo continuerà sulla strada attuale, il quadro può solo diventare ancora più cupo. Il rapporto AR5 illustra come la comprensione scientifica dei futuri rischi si sia rafforzata negli ultimi anni, e di come si preveda che le temperature in aumento rallenteranno la crescita economica, eroderanno la sicurezza alimentare e aggraveranno le disuguaglianze sociali ed economiche.

Secondo l’IPCC, adottando lo scenario che grosso modo corrisponde a continuare con il modello di sviluppo business as usual, l’innalzamento della temperatura globale raggiungerà il valore di 4°C al di sopra dei livelli dell’età pre-industriale, con conseguenze catastrofiche per l’umanità e il Pianeta. I governi di tutto il mondo hanno in passato già convenuto sulla necessità di limitare l’innalzamento della temperatura globale a meno di 2°C al di sopra dei livelli dell’età pre-industriale, con molte delle nazioni più vulnerabili della Terra che chiedono un tetto massimo di 1,5°C. Il rapporto AR5 non esclude la possibilità che si possa raggiungere questo obiettivo, ma al fine di raggiungerlo dipinge un quadro di enormi cambiamenti relativamente al modo di fornire energia alle nostre economie.

Fonte: CMCC

Approfondimenti

Precedente

Prossimo