A prevederlo è stato il Parlamento Europeo, riunitosi in questi giorni in sessione plenaria a Strasburgo, che ha modificato così le regole del Fondo Sociale Europeo (FSE) con una proposta approvata senza emendamenti con 632 voti favorevoli, 30 contrari e 31 astensioni.
Più in particolare il regolamento aumenta i fondi stanziati di ben 30 volte, all’Italia spettano 175 milioni di euro. Da precisare, tuttavia, che non si tratta di nuovi stanziamenti, ma di fondi che erano già stati previsti.
Perché il tutto diventi ufficiale, però, è necessario che la proposta venga varata dal Consiglio dei Ministri UE, per poi entrare in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del testo nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
A beneficiarne, secondo le stime UE, saranno almeno 650 mila giovani dai 15 ai 25 anni residenti in Italia o in uno degli altri Paesi UE nei quali vi sono regioni dove il tasso di disoccupazione giovanile supera il 25%, ovvero:
Belgio; Bulgaria; Croazia; Cipro; Repubblica Ceca; Francia; Grecia; Ungheria; Irlanda; Italia; Lettonia; Lituania; Polonia; Portogallo; Romania; Slovacchia; Slovenia; Spagna; Svezia; Regno Unito.
Le misure a favore dell’occupazione giovanile dovranno essere realizzate entro la fine del 2018.